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Il Professore Giorgio La Pira, eminente Sindaco di Firenze, nel 1960 si augurava che Firenze diventasse un centro culturale importantissimo che fosse al livello dei grandissimi problemi economici, politici e sociali che interessano l’edificazione di una civiltà nuova a dimensioni mondiali.
Giorgio La Pira credeva in Firenze.
Credeva in un “investimento culturale” generale, decisivo per rilanciare “questa cultura fiorentina di altissimo livello, insieme fisica, metafisica, teologica, artistica, civile e tessuta con i fili più preziosi della più perfetta cultura classica e mediterranea”.
“Senza la Toscana il mondo sarebbe stato diverso ed oggi apparirebbe umanamente più povero”.
Cosi Sua Santità Giovanni Paolo II il 2 giugno 1986, si rivolgeva ai Vescovi della Toscana ricevuti in udienza in Vaticano: “in effetti – proseguiva il Papa – la storia non solo d’Italia, ma del mondo intero, è segnata dal peculiare contributo letterario, artistico, scientifico e spirituale operato dalla vostra terra, il vostro è un patrimonio culturale da rivisitare costantemente per conservare integri i valori fondamentali, in continuità con le antiche tradizioni civili della regione; si tratta di ricchissime riserve di genialità nei vari campi della espressione umana, che occorre coltivare ed incrementare, non limitandosi a farne oggetto di contemplazione retrospettiva, ma vedendovi una viva sorgente di ispirazione e di impegno per vivere anzi rivivere ed emulare nel presente la lunga storia delle vostre città – diceva Papa Giovanni Paolo II – oltre a spingervi e apprezzare e coltivare i perenni valori dello spirito incarnati nelle lettere, e nelle arti, vi stimola ad un costante rinnovamento etico e morale che attinge alle fonti di cui è permeato il tessuto culturale e sociale delle vostre popolazioni”.
E sempre Giovanni Paolo II così si rivolgeva ai giovani fiorentini in piazza Santa Croce durante la sua visita, a Firenze, nell’ ottobre 1986:
“Strappate a questi vostri antenati il segreto della fioritura del bello, del buono, del vero, il mondo abbisogna di uomini e donne che sappiano raccogliere l’eredità di quanti ci hanno preceduti”.
Spinto da questi valori, l’insegnante e giornalista fiorentino Franco Mariani, da anni organizzatore e promotore di diverse iniziative culturali, sociali, religiose ad Ugnano, spesso in collaborazione con il Comune di Firenze – Consiglio di Quartiere n 4, tenuto conto anche delle recenti decisioni prese dal Consiglio Comunale sulla zona di Ugnano e Mantignano, nel gennaio 1993 si è fatto Promotore del restauro del Monumento ai Caduti di Ugnano, di proprietà del Comune di Firenze, costituendo cosi il “Comitato pro Monumento ai Caduti di Ugnano” chiamando a farne parte, con propri rappresentanti, le realtà sociali del rione: Parrocchia e Casa del Popolo, oltre all’Assessorato alle Belle Arti del Comune, Comando Regione Militare Tosco Emiliana, i responsabili delle due ditte restauratrici e l’architetto responsabile del restauro.
Al Comitato d’Onore aderirono il Presidente del Senato, Sen. Giovanni Spadolini, il Presidente della Camera dei Deputati, On. Giorgio Napolitano, e oltre 100 Autorità tra Civili, militari e religiose, sia a livello nazionale che regionale.
Il Comitato, guidato dal Presidente, Giornalista Franco Mariani, eletto alla prima riunione dai membri del Comitato stesso, con una rappresentanza di cittadini il 5 maggio 1993 fu ricevuto in udienza speciale, in Vaticano, da Sua Santità Giovanni Paolo II, e, a Palazzo Madama, dal Presidente del Senato Giovanni Spadolini, mentre, a causa della crisi di Governo, saltarono le visite al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Cosi si rivolse Papa Giovanni Paolo II al Presidente del Comitato Mariani : “possa il ricordo dei Caduti di tutte le guerre, avvalorato dalla preghiera, essere auspicio di pace bene supremo per l’intera umanità “.
Dopo il restauro e la cerimonia di rinaugurazione, avvenuta il 15 maggio 1993, alla presenza dei Gonfaloni di Regione, Provincia, Comune di Firenze, Associazioni d’Arma e Combattentistiche, del Sindaco di Firenze Giorgio Morales, del Vescovo di Volterra Mons. Bertelli, di un picchetto armato del glorioso 78° “Lupi di Toscana” della Regione Militare Tosco Emiliana e della Banda della Brigata “Friuli”, il Comitato, rinnovatosi nel suo Consiglio Direttivo nel 1994, su invito della Regione Toscana ha aderito alle celebrazioni del 50° Anniversario della Liberazione e della Resistenza risultando, a detta della stessa Regione Toscana, il Comitato più attivo con iniziative non solo celebrative ad Ugnano, davanti al Monumento ai Caduti, ma anche con lezioni nelle scuole elementari e medie inferiori e superiori a Firenze e provincia con personale docente specializzato e qualificato.
Dal dicembre 1994, e fino al dicembre 1996, il Comitato si è fatto promotore delle celebrazioni per il xxx° Anniversario dell’ Alluvione che colpì Firenze il 4 novembre 1966, e del xxv° Anniversario del dono di Papa Paolo VI a Firenze, una casa per anziani, annunciata la notte di natale del ’66, durante la sua storica visita a Firenze alluvionata, ed inaugurata poi il 12 luglio 1970 dal Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, Arcivescovo Giovanni Benelli, futuro Cardinale ed Arcivescovo di Firenze dal 1977 al 1982.
Il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro con suo decreto ha concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica alle iniziative del Comitato Caduti di Ugnano per l’anno 1995 e 1996.
Concessi anche il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dei Ministeri dell’ Interno, degli Esteri, dei Beni Culturali, dell’ Ambiente, della Pubblica Istruzione, della Protezione Civile, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, della Sovrintendenza Scolastica Regionale per la Toscana, del Provveditorato agli Studi di Firenze, del Comune di Firenze.
In considerazione di quanto svolto fino al dicembre 1996 i membri del Comitato, nella loro annuale riunione, hanno deciso, su invito di alcuni consiglieri, di approvare un nuovo Statuto (fermo restando i principi ispiratori del Comitato e continuando la salvaguardia e la custodia dei Caduti di Ugnano) di rinnovare le cariche sociali, e di cambiare il nome dello stesso da Comitato pro Monumento ai Caduti di Ugnano in Associazione Firenze Promuove, per lo sviluppo e l’incremento di iniziative culturali e d’informazione.