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Si sono conclusi alla Biblioteca delle Oblate gli eventi per ricordare il 50° anniversario dell’alluvione di Firenze del ’66.
Lo scorso 2 settembre alle ore 18 e alle 21, con ingresso gratuito, nella Sala Conferenze, si sono tenute due videoproiezioni, su mega schermo, di filmati anche a colori e racconti inediti, di quanto accadde quel 4 novembre a cura dei giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi.
Sono intervenuti anche i tecnici del Comune di Firenze e dell’Università di Firenze (Ingegneria), che hanno illustrato il progetto europeo Horizon2020 RESOLUTE sulla resilienza dei sistemi di trasporto urbano; a 50 anni dell’Alluvione si è potuto conoscere come il Comune, insieme all’Università di Firenze (Ingegneria) che coordina il progetto, sta utilizzando le nuove tecnologie per rendere la città di Firenze più resiliente ed efficiente a fronte di un ulteriore evento alluvionale.
Durante l’incontro è stato possibile conoscere quali sono i nuovi canali digitali tramite cui i cittadini potranno sapere rapidamente informazioni dalla Città, quali strumenti di analisi dei dati sono in uso per conoscere meglio il territorio ed aiutare meglio la popolazione, e infine le modalità di riadattamento di sistemi di controllo della mobilità urbana a seguito di un evento disastroso.
“Il progetto europeo ‘Firenze Resilente’ – ha dichiarato l’Assessore al Decentramento Federico Gianassi – ha l’obiettivo, attraverso le nuove tecnologie e soluzioni digitali messe a disposizione dei fiorentini di conoscere le buone pratiche di comportamento suggerite dalla Protezione Civile in caso di eventi come quello di un alluvione e come si relazionano alle applicazioni per smartphone che il Comune sta sperimentando in città. Partecipare ai due incontri che si terranno venerdì alle Oblate sarà la prima occasione per entrare dentro al progetto e conoscere cosa si può fare e come il Comune di Firenze si sta attrezzando”.
“Sento il dovere di ringraziare – ha concluso l’Assessore Gianassi – il personale delle Oblate che hanno permesso in piena estate, e con breve tempo, di dare modo ai fiorentini e ai tanti turisti che in luglio e agosto hanno affollato la nostra città di rendersi conto di quello che è stato il dramma vissuto 50 anni or sono da Firenze e dai suoi concittadini, ma anche di prendere coscienza dei comportamenti che si devono tenere in casi simili e questo grazie anche alle nuove tecnologie che il Comune sta sfruttando per informare ed educare i cittadini”.
Sabato 3 settembre invece è stato l’ultimo giorno per visitare alle Oblate la mostra fotografica ufficiale per il 50° dell’Alluvione, realizzata dall’Associazione Firenze Promuove e dai Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5 e curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi. La mostra è rimasta aperta con orario continuato dalle ore 9 alle ore 24.
Anche l’ex convento delle Oblate e alcune delle 7 biblioteche comunali furono alluvionate nel 1966.
Questi i dati raccolti dal giornalista Franco Mariani, esperto dell’alluvione, nelle sue ricerche: alle Oblate, sede all’epoca anche dell’archivio storico del Comune, l’acqua raggiunse oltre 1 metro e mezzo d’altezza, e ben 650 filze di documenti manoscritti della comunità fiorentina relativi al periodo 1794-1860 furono completamente travolto dal fango; stessa cosa per la raccolta de “La Nazione”, di cui la biblioteca possedeva quasi tutte le annate, e tutta la raccolta di leggi, bandi decreti del Granducato, del Governo provvisorio della Toscana e degli anni intorno al plebiscito, di grandissimo interesse.
Molti i danni anche alla struttura, sia muraria che di arredamento, e allo schedario degli autori. I libri, dopo una prima sommaria asciugatura all’aria aperta al primo piano, furono trasportati per il totale recupero alla biblioteca comunale di Cortona a cura della Soprintendenza archivistica per la Toscana.
Si salvarono solo le biblioteche dell’Isolotto, dell’Orticultura e di Novoli; lievi danni furono subiti dalla “Pietro Thouar”, all’epoca in via Mazzetta, che riprese a funzionare già pochi giorni dopo l’alluvione; più sensibili invece quelli alla biblioteca di Bellariva, inaugurata il 10 settembre di quell’anno. Qui fu anche ospitato un Centro di assistenza.
Ingenti invece i danni alle biblioteche di via Buonarroti, e di via Martiri del Popolo, che l’acqua ha completamente allagato fino al soffitto: il loro patrimonio librario è andato interamente distrutto; di una si potranno recuperare i mobili perché sono in metallo, mentre dei mobili dell’altra, in legno, è rimasto solo qualche palchetto imbarcato e null’altro.
Completamente distrutti, e soprattutto persi del tutto, tutti i libri presenti nelle due biblioteche.
Continua invece con successo l’iniziativa di uno scaffale con 100 libri su l’alluvione che è possibile leggere e/o prendere in prestito.
Le iniziative alle Oblate sono state organizzate, grazie all’Associazione Firenze Promuove, da Comune di Firenze Assessorati alla Cultura, Decentramento, Servizi Informatici, Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5.
Riprese video e foto di Mattia Lattanzi.
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