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Mostra fotografica ufficiale del 50° dell’Alluvione di Firenze

Edizione del: 6 agosto 2016

mostra

Questo il programma delle esposizioni della mostra fotografica ufficiale del 50° alluvione, “L’Alluvione di Firenze”, curata dai Giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi e organizzata da Firenze Promuove con il Comune di Firenze – Consiglio di Quartiere 1, 2, 3, 4, 5.

Dal 12 al 27 ottobre
Mostra fotografica ufficiale del 50° anniversario, “L’alluvione di Firenze” curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattoa Lattanzi, e promossa da Firenze Promuove con il Comune di Firenze-Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5. Villa Vogel – Via delle Torri 23 sede del Quartiere 4
con orario:
lunedì, mercoledì, venerdì ore 8-14.
Martedì e giovedì 8-17,30.
Sabato e domenica 15-19.

Da sabato 29 Ottobre a domenica 6 novembre

Chiostro della Basilica della Santissima Annunziata mostra fotografica ufficiale del 50° anniversario, “L’alluvione di Firenze”, curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi, promossa da Firenze Promuove con il Comune di Firenze-Consigli di Quartiere 1 2 3 4 5.

Aperta tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 18,30.

Ingresso gratuito.

Per informazioni 328/87.85.360

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Di seguito riportiamo alcune Mostre fotografiche sul 50° dell’Alluvione attualmente aperte sul territorio fiorentino:

Dal 7 al 27 Ottobre

Sede del Quartiere 4 a Villa Vogel in via delle Torri 23

“O’ Rosa!!! sento un gran pisciolio d’acqua…” immagini ed emozioni di un Quartiere nell’alluvione del ’66, mostra organizzata dal Quartiere 4 e dall’Archivio del Movimento di Quartiere a cura di Sergio Canfailla con foto e testimonianze raccolte nel Quartiere.

– Sezione 1 L’Arno e le comunità di pescatori, storie di genti di riviera: il racconto di una comunità che in riva all’Arno praticava la pesca ed una serie di attività che la legavano strettamente al fiume. A cura di Maurizio dell’Agnello, con i disegni di Roberto Fiordiponti e le vedute d’Arno del pittore Alessandro Nocentini.

– Sezione 2 “Quel giorno: il 4 e i giorni successivi” nei ricordi di chi li ha vissuti attraverso foto e testimonianze.

– Sezione 3 “1966-1976. Dai Movimenti alle Istituzioni: Centri di Soccorso, Comitati di Quartiere, Consigli di Quartiere”, in collaborazione con la Comunitàdell’Isolotto.

Orari della mostra:
lun – merc – ven: ore 8/14.
mart – giov: ore 8/19.
sab: ore 16/19.

Dal 14 al 27 Ottobre

Scuola Primaria KASSEL in via Svizzera 9

A 50 ANNI DALL’ALLUVIONE – IMMAGINI E RICORDI DEL QUARTIERE 3

Una mostra, quella organizzata dalla Commissione Cultura del Quartiere 3, diretta da Liliana Fusi, con il Gruppo Fotografico ll Grillo che espone foto di zone del quartiere sotto l’acqua, confrontate con gli stessi luoghi oggi, nel 2016, dopo 50 anni.

Orario:
dal lunedì al venerdì  dalle 16,30 alle 18,30.
Sabato dalle 10 alle 13.
Fino al 20 novembre

Museo Galileo in Piazza Castellani.

“Pescare nel fango: il Museo e l’alluvione”.

Il 4 novembre 1966 al museo della scienza l’acqua dell’Arno salì fino a due metri e mezzo rispetto al pavimento d’ingresso di Palazzo Castellani, sommergendo le sale espositive del seminterrato e del piano terreno e causando danni gravissimi alle collezioni dell’Istituto. A 50 anni dall’alluvione di Firenze la mostra  ricorda la tragedia mettendo in risalto, da un lato, il drammatico impatto che esso ebbe sull’istituzione e, dall’altro, le operazioni di salvataggio e recupero degli antichi strumenti scientifici, condotte a buon fine grazie soprattutto all’appassionato impegno dell’allora direttrice Maria Luisa Righini Bonelli.
Sotto la sua guida, l’alluvione si trasformò da evento catastrofico in occasione per ampliare gli spazi espositivi, ripensare i criteri di conservazione e di presentazione al pubblico delle preziose collezioni e per consolidare una rete di rapporti internazionali con altri musei e importanti studiosi.
Il nucleo della mostra è costituito da una selezione di strumenti alluvionati e successivamente restaurati conservati nei depositi del Museo e di volumi della biblioteca gravemente danneggiati nel 1966. Tra i primi, cere e gessi anatomici, apparati di acustica e strumenti di chimica, molti dei quali recano ancora tracce evidenti del fango portato dall’alluvione.
Tra i secondi, l’Anatomia universale di Paolo Mascagni (1833), un’importante opera ricca di splendide tavole restaurata solo recentemente.
Strumenti e libri sono affiancati da fotografie che ritraggono le sale espositive prima del 1966 e subito dopo l’alluvione e da materiali d’archivio che documentano l’intensa attività della direttrice Righini Bonelli nella ricerca di aiuti internazionali.
Filmati d’epoca completano il percorso espositivo.
La mostra è affiancata da attività didattiche, in cui vengono illustrate alcune metodologie di restauro, coinvolgendo i visitatori nella sperimentazione di semplici interventi tecnici.

Orari di apertura

Dal lunedì alla domenica 9.30-18 (solo il martedì chiusura ore 13).
Martedì 1 novembre apertura fino alle ore 18.

Fino al 4 febbraio 2017

Archivio di Stato di Firenze

“Arno: fonte di prosperità, fonte di distruzione”.

La mostra è stata organizzata dall’Archivio e dalla Soprintendenza in collaborazione con la Deputazione di storia patria della Toscana. Attraverso gli oltre 1500 materiali esposti, tra cui documenti, cartografie, disegni, progetti originali, fotografie, opere d’arte e perfino un’autentica barca usata sull’Arno4 novembre 1966, la mostra intende ripercorrere la lunga storia che lega il fiume alla città di Firenze. Fiume che è stato da sempre fonte di prosperità ma anche di disastri idrogeologici e di lutti, come appunto suggerisce il titolo.
Il percorso si snoda attraverso tre sezioni. Le prime due sono dedicate al legame millenario che lega il fiume al territorio circostante. Mentre la terza affronta il tema più drammatico relativo all’inondazione del 1966 con le relative conseguenze dell’impatto che le acque dell’Arno ebbero proprio sul patrimonio culturale dell’Archivio, che all’epoca era conservato al piano terra degli Uffizi. L’esposizione intende inoltre ricordare la risposta immediata alla catastrofe da parte dei cittadini e in particolare dei giovani “angeli del fango”, che arrivarono da ogni parte del mondo per mettere in salvo quel patrimonio.
Un catalogo, edito da Polistampa, raccoglie tutti i materiali in esposizione insieme a contributi di archivisti, geografi, storici dell’architettura e dell’arte.

Orari:
lunedì a venerdì dalle 9 alle 17.
Sabato dalle 9 alle 13 (chiuso domeniche e festività).

Ingresso libero.

 

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