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Dall’edizione 2007 del Festival Nazionale Cinema, Teatro e Televisione del Comune di Villa Basilica (Lucca), affidato dall’Amministrazione Comunale alla Direzione Artistica del Giornalista Franco Mariani e all’organizzazione tecnica dell’Associazione Firenze Promuove, premiazione di Cino Tortorella, ideatore e conduttore dello Zecchino d’Oro.
La maggioranza delle persone identificano lo Zecchino d’Oro con Mariele Ventre- Piccolo Coro dell’Antoniano, ma in realtà lo Zecchino d’Oro è solo “figlio” di Cino Tortorella, che nel 1959 ne fu l’inventore.
Cino Tortorella è nato a Ventimiglia nel 1932, ed è un apprezzato conduttore e autore televisivo, regista e scrittore.
Quando nel 1959 ideò la manifestazione canora per l’infanzia più famosa d’Italia, e che da allora ha sempre presentato ininterrottamente, apparve stabilmente come presentatore ufficiale dello Zecchino, il Mago Zurlì, personaggio apparso in Teatro nel 1956 nella piéce per ragazzi “Zurlì, mago Lipperlì”.
In Teatro il mago era interpretato da Giancarlo Dettori, che si esibiva con quattro mimi, Nino Castelnuovo, Ferruccio Soleri, Giancarlo Cobelli e Gianni Magni.
Una sera andò a vedere lo spettacolo Umberto Eco, all’epoca funzionario della Rai, che propose a Tortorella, per riempire un mese di palinsesto televisivo rimasto vuoto, quattro puntate televisive dalle ore 17 alle 17,30. Tortorella accettò, ma Dettori si rifiutò. Successe allora che quando il regista televisivo Cocorese invitò Tortorella a fargli vedere il mago Zurlì, gli rispose che il mago lo stavo ancora cercando e che glielo avrebbe fatto momentaneamente lui, per dargli un’idea, ma che per l’inizio della trasmissione avrebbe trovato il mago. Il regista fu entusiasta della esibizione di Tortorella che gli impose di farlo. Così Tortorella esordì in televisione come Mago Zurlì, solo che le quattro puntate ebbero un incredibile successo e divennero molte di più. Il vestito del mago fu improvvisato. Cocorese volle fare le prove il lunedì perchè la trasmissione sarebbe andata in onda il giovedì. Tortorella, non avendo un costume, ne prese uno a caso in sartoria, usato per un precedente spettacolo da Giorgio De Lullo. Lo adattò con una calzamaglia, un mantello e con qualcosa in testa, e così nacque il costume del Mago Zurlì.
La prima trasmissione andò in onda giovedì 3 gennaio 1957. Per la prima volta una trasmissione fu vista in tutta Italia grazie alla copertura della televisione che quel giovedì trasmise il segnale in tutta Italia.
Il Mago Zurlì era dotato di regolare bacchetta magica, aveva i capelli luccicanti di polvere magica, un corpetto aderente in vita e calzamaglia di colore celeste.
Il successo del Mago Zurlì fu tale che la RAI decise di creare una trasmissione ad hoc solo per lui, “Mago Zurlì, il mago del giovedì”, che ebbe un successo travolgente che è rimasto nel ricordo di tutti i bambini dell’epoca.
Nel 2002, in occasione della quarantacinquesima edizione dello Zecchino d’Oro, Cino Tortorella è entrato nel “Guinness dei primati” per essere il primo presentatore al mondo ad aver presentato lo stesso spettacolo, lo Zecchino d’Oro, così a lungo.
Tortorella, originario della riviera di ponente, ma milanese di adozione, è citato in altri importanti libri sulla storia della Televisione italiana, tra cui quelli di Aldo Grasso e Walter Veltroni.
Sarebbe senz’altro riduttivo per lo stesso Tortorella ricordarlo solo per essere l’autore-presentatore-inventore dello Zecchino d’Oro.
E’ stato autore per la RAI della trasmissione “Nuovi incontri”, dove chiedeva ai più grandi scrittori del Novecento, tra cui Moravia, Buzzati, Baccelli, Giancarlo Fusco, di scrivere un’originale televisivo per la televisione, e per dodici anni di “Chissà chi lo sa?”, ma anche di “Scacco al re” e “Dirodorlando”.
Non da meno il suo apporto nell’emittenza televisiva privata, avendo collaborato, negli anni settanta e ottanta, con Telealtomilanese e poi con Antenna 3, con personaggi del calibro di Enzo Tortora, Ettore Andenna, Ric e Gian, e Roberto Vecchioni, che oltre ad essere un noto cantante è anche insegnante di greco e latino, e in questa veste conduceva “Telebigino”, trasmissione pomeridiana di tre ore dove riceveva telefonate di ragazzi che chiedevano un aiuto per i compiti a casa.
Con una straordinaria lungimiranza intuì la necessità della creazione di una scuola di formazione per tecnici per le televisioni private.
Sulle rete Mediaset, assieme a Anna Tortora e a Popi Perani realizzò la trasmissione “La luna nel pozzo”, passata alla storia perché il conduttore, Domenico Modugno, fu colpito da un ictus, dal quale non si riprese mai, oltre ad essere stato direttore artistico di “Bravo Bravissimo”.
Ha collaborato anche con EuroTv, dove ha curato la regia della trasmissione “Il Grillo parlante”, condotta dal comico genovese Beppe Grillo.
Due dei suoi figli, Davide e Chiara hanno seguito le orme paterne in televisione.
Il primo, come giudice e autore di numerosi quiz televisivi di Mike Bongiorno, tra cui “La ruota della fortuna”, “Genius” e “Il Migliore”, mentre Chiara ha iniziato la sua carriera come presentatrice di trasmissioni musicali e giovanili per la Rai.
Cino Tortorella ha inoltre collaborato con i più importanti settimanali per ragazzi fra i quali “Topolino”, “Il Corriere dei Piccoli” e “Il Giornalino”.
Tra le passioni extra televisive quella per la gastronomia e la buona cucina, che lo ha portato alla direzione del mensile “Sapori d’Italia” e a collaborare con “Grand Gourmet”.
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