Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
L’edizione 2008 del Festival Nazionale Cinema, Teatro e Televisione del Comune di Villa Basilica (Lucca), affidato dall’Amministrazione Comunale alla Direzione Artistica del Giornalista Franco Mariani e all’organizzazione tecnica dell’Associazione Firenze Promuove, ha ripresentato lo sceneggiato Rai del 1972 le Sorelle Materassi, interpretato da Sarah Ferrati, Rina Morelli, Ave Ninchi e Nora Ricci.
Aldo Giurlani, conosciuto con lo pseudonimo di Aldo Palazzeschi, pubblicò nel 1934 il romanzo “Le sorelle Materassi”.
Il romanzo ebbe un grande successo, nel 1943 fu trasportato sullo schermo interpretato dalle sorelle Emma e Irma Grammatica, dal bel tenebroso Massimo Serato, Paola Borboni e Clara Calamai nella parte dell’ereditiera americana.
Memorabile fu lo sceneggiato televisivo del 1972, interpretato da Sarah Ferrati, Rina Morelli, Ave Ninchi e Nora Ricci.
Proposto anche a teatro, è un sempreverde di sicuro successo.
TRAMA DEL ROMANZO:
In una vecchia casa della pianura di Firenze vivono Teresa e Carolina, due vecchie zitelle, le sorelle Materassi, con la serva Niobe e Giselda, la sorella più giovane, tornata a casa dopo un matrimonio fallito. In 40 anni di continuo e duro lavoro hanno riassestato il patrimonio familiare dilapidato dal padre, ed ancora continuano a preparare i corredi da sposa per le famiglie più in vista di Firenze.
Le Materassi hanno una sorella, Augusta, vedova con un figlio, Remo, che vive ad Ancona. Quando questa si ammala e muore, le sorelle decidono di prendere in casa il nipote Remo.
Subito sedotte dal suo modo di fare e soprattutto dalla sua bellezza fisica, Teresa e Carolina trasferiscono il loro amore su Remo e lo viziano in tutti i modi, solo Giselda si mostra dura con lui, con l’unico risultato di farsi odiare dalle sorelle e deridere da Niobe.
Con l’aiuto di una vecchia amica, direttrice di scuola, il ragazzo quasi analfabeta, in tre mesi riesce a prendere la licenza elementare, ma tutti i tentativi delle zie di fargli continuare gli studi falliscono, senza che per questo le due sorelle e Niobe desistano dalla loro cieca adorazione.
Passano gli anni e Remo diventa un bel giovane, ammirato, rispettato e temuto, si fa regalare dalle zie prima una motocicletta e poi un’auto di lusso.
Porta a casa brigate di amici nel cuore della notte ed incomincia a condurre vita mondana, dopo aver convinto le zie, che chiama “scimmie ammaestrate”, ad uscire qualche volta con lui. In poco tempo il giovane dilapida il patrimonio ricostituito, e le zie, che finalmente hanno assaggiato un po’ di mondanità, non si appassionano più al lavoro e pian piano sostituiscono la clientela di un tempo con un’altra meno scelta. Il giovane arriva a costringere le zie a firmare una cambiale, parte e ritorna con una fidanzata americana e ricca.
Sono celebrate le nozze e le zie partecipano vestite come spose, poi Remo e moglie partono per l’America.. Le vecchiette non hanno più nulla, i beni venduti, la casa non più in proprietà, manca anche il cibo.
Eppure, insieme a Niobe continuano a rimirare le foto del nipote, compresa una in costume da bagno: Giselda esasperata lascia la casa, Teresa e Carolina continuano a cucire, però è biancheria di contadine e solo così riescono a sfuggire alla miseria, mente le fotografie del ragazzo vengono appese al muro della stanza di lavoro.
Povere in canna, continuano ad adorare il ragazzo, soprattutto rincitrullite nel culto amoroso delle forme del ragazzo…
Aldo Palazzeschi raffigura con sarcasmo le sorelle attraverso un linguaggio teatrale ricco di formule orali e di espressioni del vernacolo – più evidenti nella sintassi che nel lessico – intessute in un dialogo sorprendentemente effervescente, punto di forza dell’arte palazzeschiana.
Altrettanta vivacità è data dai particolari scenici delle descrizioni e dai giochi linguistici con cui l’autore dà vita a siparietti esilaranti come la scena della “cambiale”, in cui Remo arriva a chiudere le zie in dispensa pur di farsi firmare un’astronomica cambiale.
Nel corso della decima edizione del Festival il Direttore Artistico del Festival, giornalista Franco Mariani, ha recuperato presso l’archivio Rai le tre puntate andate in onda sulla Rai nel 1972, e mai più riproposte negli ultimi trent’anni dalla Rai, per proiettarli a Firenze nello storico studio A della sede Rai della Toscana.
Tutti i diritti riservati a Franco Mariani e Firenze Promuove © 2008 – 2016
You must be logged in to post a comment Login