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Attività svolte nel 2004 – XII anno di attività

Edizione del: 30 dicembre 2004

2004L’ANNO DI PAPA
GIOVANNI PAOLO II

l’Associazione Firenze Promuove si è fatto promotore di una iniziativa popolare cittadina per celebrare i 25 anni del Pontificato di Papa Giovanni Paolo II

Con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, la Commissione Cultura del Consiglio Comunale, l’UCSI Toscana-Giornalisti Cattolici della Toscana, ha organizzato per sabato 24 aprile alle ore 16,30, una solenne cerimonia in Palazzo Vecchio nel Salone dei Duecento.

La Commemorazione ufficiale è stata tenuta dal Sottosegretario alla Difesa Sen. Francesco Bosi, mentre il Saluto del Comune di Firenze sarà portato dall’Assessore alla Cultura Simone Siliani.

Alla cerimonia hanno preso parte anche i Gonfaloni di alcuni Comuni delle città toscane visitate dal Papa in questi 25 anni, Arezzo, Chiusi della Verna, Colle Val d’Elsa, Cortona, Grosseto, Livorno, Prato.

La cerimonia si è tenuta, per una fortuita coincidenza alla vigilia dell’incontro in Vaticano,  del Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, Presidente ANCI, col Santo Padre assieme ai 200 Sindaci del Consiglio Nazionale Anci.

La cerimonia ha visto anche la premiazione del premio televisivo “Papa Giovanni Paolo II e la Toscana”, promosso dall’Associazione Firenze Promuove, insieme all’UCSI Toscana, che con questa cerimonia festeggia il decennale della propria fondazione avvenuta all’epoca con la benedizione e un udienza particolare di Papa Wojtyla in Vaticano.

Per l’occasione è stato allestito uno speciale registro di auguri per il Santo Padre, sul quale i Fiorentini, e tutti coloro che lo vorranno, non solo le autorità ma anche i semplici cittadini, potranno apporre la propria firma e anche una speciale dedica personale.

Lo speciale registro è stato poi consegnato personalmente nella mani del Santo Padre in Vaticano durante una udienza da una apposita delegazione.

 I bambini invece potranno portare i loro disegni.

All’interno della cerimonia al maestro fiorentino Galezzo Auzzi è stato consegnato il “Gonfalone del Grande Giubileo 2000” per l’unica mostra fiorentina itinerante per l’Italia “Dieci Papi per il Giubileo”, promossa con Firenze Promuove, e visionata anche da Papa Giovanni Paolo II, che a suo tempo benedisse i dieci affreschi realizzati da Auzzi.

Particolare anche l’iniziativa intrapresa dall’emittente televisiva regionale Tele 37 che ha deciso, a partire da lunedì 19 aprile, per tutta la settimana, alle ore 18,45 all’interno della trasmissione “La Toscana del ‘900” condotta da Vittorio Betti, ospiti in studio Franco Mariani e Rita di Goro, di mandare in onda alcuni spezzoni delle varie visite partecipanti al concorso, appositamente montati per la trasmissione.

Il concorso, aperto a tutte le emittenti delle città visitate dal Papa, ha visto la partecipazione delle seguenti Emittenti: RAI sede di Firenze, Tele 37 (Firenze), TVPrato39 (Prato), Firenze Tivù (Fiesole), Tele San Domenico (Cortona e Arezzo), Convento Francescano de La Verna (La Verna), che hanno inviato il materiale da loro realizzato, eccetto la RAI che ha presentato un servizio complessivo sulle nove visite.

Le oltre 20 ore complessive di riprese sono state esaminate da una giuria di esperti composta dal Vice Presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Cultura Graziano Grazzini, dalla Presidente della Commissione Cultura Lavinia Balata Orsatti, dal Presidente UCSI Toscana Michele Brancale, dal Presidente di Firenze Promuove Franco Mariani, da Mons. Andrea Lombardi Assistente Ecclesiastico per la Toscana dell’Azione Cattolica, dal Pittore Galeazzo Auzzi, dalla Presidente dell’Associazione Genitori Age di Firenze Rita Manzani Di Goro, da Isabella Poli Membro del Consiglio Nazionale degli Utenti.

Nel suo intervento, il Sottosegretario alla Difesa Sen. Francesco Bosi ha ricordato come: “Giovanni Paolo II, pellegrino nel mondo, instancabile nel portare ovunque la luce e la speranza, ha attraversato più volte, nel tempo, anche la nostra regione. Infatti, nell’arco di 16 anni il Santo Padre è venuto a solcare la terra di Toscana ben 9 volte, visitando complessivamente 17 città e 10 delle 18 diocesi. E’ certamente motivo di felicità e di speranza che il Santo Padre ci abbia fatto dono di una così costante e viva attenzione, non mancando di esaltare le nostre distinte tradizioni, quali “l’attaccamento alla famiglia, la dedizione al lavoro, il senso della giustizia, il rispetto degli altri nella convivenza civile, la solidarietà generosa verso il prossimo in specie quello più provato dal bisogno e dalla malattia”. Esse risaltano, ci ricordò ancora Giovanni Paolo II, insieme al “luminoso patrimonio di santità, a cui la Toscana può guardare con legittima fierezza”. Un patrimonio che costituisce “una eredità spirituale impegnativa, di cui le nuove generazioni cristiane debbono mostrarsi degne con la coerenza della loro condotta di vita. Ma Giovanni Paolo II, anche in Toscana, non si è rivolto solo ai cristiani, sempre fedele all’universalità del suo messaggio. Lo ricordo così affermare di esser giunto a Prato nel 1986 “per testimoniare il Vangelo di Cristo Signore e per confermare i credenti, esortandoli a continuare ed a rafforzare il loro impegno cristiano nella società”. Ma anche di essere “venuto per incontrare, con sentimento di profonda stima, ogni uomo e sviluppare così quel rispettoso dialogo, che può favorire la comune esigenza di un rapporto onesto nei riguardi della verità, come condizione di autentica libertà. E’ il dialogo, che si offre a tutti per una fruttuosa collaborazione a quel progresso sociale fondato sulla giustizia e sui principi etici prioritari, per i quali la persona non solo ha di più, ma può “essere di piu’”. In quella circostanza il Santo Padre auspicò il contributo efficace di tutti “alla promozione di quei beni, che sviluppano una completa qualità di vita, perché inerenti a tutte le dimensioni dell’uomo: quelle economiche e quelle sociali, come quelle culturali e spirituali”.

Concludendo il Senatore Bosi ha espresso il proprio plauso “all’iniziativa di portare prossimamente, consegnandole personalmente nelle forti mani di Papa Wojtyla, le firme che oggi ognuno di noi ha potuto apporre nello speciale registro istituito dall’Associazione Firenze Promuove, che così intende celebrare i suoi 10 anni di fondazione, avvenuti all’epoca con la benedizione e un udienza del Santo Padre. Grazie a tutti voi per la vostra partecipazione oggi, in Palazzo Vecchio, a dimostrazione dell’affetto e della stima che avete per la figura straordinaria di questo grande Pontefice, che si staglia come pietra miliare nella storia dell’umanità e che anche nella nostra terra ha voluto lasciare tracce che nessuno potrà mai cancellare.

Sono risultati vincitori del concorso televisivo:

–  TELE 37 – MIGLIOR REGIA

–  FIRENZE TIVU’, MIGLIORI RIPRESE TELEVISIVE

–  TV PRATO 39, MIGLIOR PRESENTAZIONE GLOBALE
VISITA

RAI TRE TOSCANA, MIGLIOR PRESENTAZIONE
PAROLE PAPA

–  TELE SAN DOMENICO, MIGLIOR PRODUZIONE
COMPLESSIVA VISITA PAPA

– CONVENTO FRANCESCANO LA VERNA, MIGLIOR
SENSIBILITA’ SPIRITUALE

– UGO DI TULLIO, MIGLIOR CONDUZIONE GIORNALISTICA

Firenze e la Toscana, lo riprova la presenza in Palazzo Vecchio dei Gonfaloni delle città visitate da Papa Giovanni Paolo II durante il suo pontificato, non poteva non ricordare i 25 anni del suo Pontificato.

Ci hanno pensato assieme l’Associazione Firenze Promuove e l’UCSI Toscana, che hanno coinvolto poi il Comune di Firenze e il Sottosegretario di Stato alla Difesa Sen. Francesco Bosi, che ha accettato l’invito di tenere la commemorazione ufficiale nel Salone dei Duegento.

Ma perché rimanesse un segno della nostra celebrazione abbiamo voluto invitare i fiorentini a venire in Palazzo Vecchio ad apporre la loro firma, o ad inviare un messaggio di auguri, sullo speciale registro che poi ho personalmente consegnato nelle mani del Santo Padre in Vaticano assieme alla piccola Isabella, nata durante il Grande Giubileo del 2000, uno dei momenti più alti di questo pontificato.

Tante sono state le firme e gli auguri da Firenze che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha particolarmente gradito e apprezzato.

Ma la nostra celebrazione è stato anche un momento per andare a ricercare negli archivi delle emittenti televisive delle città toscane visitate dal Papa il loro materiale video, al fine di raccogliere tutto il materiale esistente, e di promuovere un apposito concorso, che ci ha permesso di celebrare anche attraverso le immagini, alcune delle quali poi abbiamo riproposto in un apposito ciclo di puntate speciali su Tele 37.

La Rassegna Stampa approntata da Firenze Promuove vuol ricordare quella celebrazione attraverso i testi dei discorsi ufficiali e gli articoli pubblicati dai principali quotidiani toscani.

Il Promotore dell’iniziativa
Giornalista Franco Mariani

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARTINI CAPOFILA NEGLI AUGURI PORTATI DA FIRENZE PROMUOVE IN VATICANO AL PAPA PER IL 25° PONTIFICATO

Centinaia e centinaia gli auguri scritti dai fiorentini, tra cui molti bambini e perfino una signora Polacca venuta apposta da Pisa.

Sono centinaia e centinaia gli auguri scritti a mano dai fiorentini a Papa Giovanni Paolo II raccolti dall’Associazione Firenze Promuove in occasione, sabato 24 aprile, delle celebrazioni indette in Palazzo Vecchio per i 25 anni di Pontificato, e consegnati mercoledì 28 aprile, in Vaticano nelle mani del Santo Padre dal Presidente Franco Mariani e dalla piccola Isabella, fiorentina di anni 4, presa in collo dal Papa e baciata, scelta come rappresentante di tutti i bambini fiorentini, perché nata durante il Giubileo del 2000.

Con questa iniziativa Firenze Promuove ha inteso celebrare il proprio decennale della Fondazione avvenuta all’epoca con una udienza e benedizione speciale del Santo Padre nell’aula Paolo VI.

“Prima il Primo Cittadino – ha detto il Papa riferendosi all’incontro di lunedì con il Sindaco Domenici – e oggi i cittadini di Firenze” queste le parole che sono state dette dal Papa al Presidente Franco Mariani, quando ha ricevuto tra le sue mani il registro con gli auguri dei Fiorentini.

Capofila, e primo in assoluto da apporre il proprio voto augurale al Santo Padre, il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini il quale ha testualmente scritto: “Santità, Le porgo gli auguri della Regione Toscana perché possa continuare il suo Ministero di pace che in questi anni ha ricordato a tutto il mondo che la guerra è un fallimento e solo il dialogo tra i popoli, le culture e le religioni possono costruire un futuro degno di essere vissuto”.

 L’ex Ministro Ferri, Parlamentare Europeo e Sindaco Toscano: “Santità, il suo ruolo, la sua fede, il suo credere nell’umanità, la rende grande ed amico vero per ciascuno di noi. Che il Signore l’assista”.

Vice Presidente Consiglio Comunale di Firenze Graziano Grazzini: “Dalla nostra “piccola Gerusalemme”, l’augurio che la Sua Santità, cioè la presenza della Chiesa di Cristo risorto qui ed ora, sia sempre la bussola di riferimento di ogni autentica passione civile”.

Elisabetta Masciarelli Vice Presidente del Quartiere 4: “I migliori auguri ed una preghiera sentita perché Dio ci conservi a lungo un Padre che ha segnato una svolta decisiva nella Chiesa, uno strenuo difensore della Pace, un Pontefice che ha donato tutto se stesso anche nell’infermità”.

Augusto Marinelli, Magnifico Rettore Università degli Studi di Firenze: “Il Suo impegno e la sua fede infinita onora tutti noi cattolici”.

Massimo Lucchesi, Presidente Ordine Giornalisti della Toscana: “Con profondo affetto per la instancabile apostolica dedizione donata all’umanità intera, in nome di Cristo, “Via, Verità, e Vita”.

Tra quelli di semplici cittadini, le firme dei bambini del Piccolo Coro “Melograno”, e anche di una connazionale del Papa, venuta apposta da Pisa a Firenze a firmare il registro e scrivere una dedica in polacco.

Galeazzo Auzzi, Carmelina Rotundo, Luciano Martelli insieme hanno scritto: “Nel Salone dei Duecento oggi rinasce l’anima guelfa di Firenze: nè bianca, nè nera, ma universale ed ecumenica. Ci senta presente come noi sentiamo la Sua vicinanza”.

Rita Manzani Di Goro: “Santo Padre carissimo, ti ho visto fra i giovani a Siena nel 1980, ti ho apprezzato grande comunicatore al Giubileo dei Giornalisti, ti ho visto infondere forza e speranza alle Giornate Mondiali della Gioventù, e finalmente adesso ho l’opportunità di ringraziarti per quanto ci hai dato e quanto ci hai insegnato”.

La Classe V A e B della Scuola Elementare “Lorenzo il Magnifico di Campi Bisenzio, dopo aver disegnato due grandi mano hanno scritto: “Santo Padre, per costruire “cieli e terre nuove” sappiamo che occorre il nostro impegno. Noi siamo il futuro e vogliamo che le nostre mani siano strumenti di pace e di amore e non più di distruzione e di odio”.

Ildegonda Focacci: “Guardandola ed ascoltandola ho capito cos’è l’AMORE”.

Katia De Vita: “Sono stati anni bellissimi in cui la parola di Dio è arrivata, grazie a Lei, anche a chi non la conosceva. Ne auguro altrettanti, Le voglio bene”.

Silvia Rossi: “Un solo grazie per averci abbracciato come un tenero Padre in questi anni”.

Brunero Vettori: “Ho sempre davanti agli occhi la sua immagine e nella mia mano il calore della sua mano quando gliela ho stretta nella mia visita in un mercoledì dell’ottobre 1999. E ho nell’orecchio ancora quel suo “Bella!” esclamato vedendo il volto di mia moglie, l’attrice Dory Cei, sul cofanetto delle sue opere omnia. Grazie Santità di esistere e grazie per quel che ha fatto e che sta facendo per l’umanità intera”.

 CONCORSO NAZIONALE PER LE SCUOLE “PASSA PAROLE DI PACE”

E’  stato presentato a Roma, presso la Sala Laurentina dell’UCSI,Unione Cattolica Stampa Italiana, dal Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza (SI), Mons. Rodolfo Cetoloni,  il concorso nazionale per le Scuole italiane di ogni ordine e grado e i Gruppi Giovanili “PASSA PAROLE DI PACE”.

Gli elaborati che hanno partecipato al concorso, sono stati consegnati il 15 dicembre 2004 al Santo Padre Giovanni Paolo II in Vaticano, durante una udienza alla quale hanno partecipato i vincitori, e al Presidente della Repubblica Ciampi.

Ancor prima della presentazione ufficiale alla stampa il Concorso è stato apprezzato molto anche al di fuori del mondo della scuola e dei gruppi giovanili, tanto che sono arrivati numerosi elaborati di persone adulte.

Per questo motivo è stato deciso di istituire una sezione speciale per gli adulti, fuori concorso.

Il Concorso, nato da una idea dell’Associazione Genitori A.Ge di Firenze e dall’Associazione Firenze Promuove, vede la partecipazione del MIEAC di Firenze (Movimento di Impegno Educativo di Azione Cattolica) e della Fondazione Fioretta Mazzei.

Loghi concorso Passaparole di Pace 2004

Il Concorso ha goduto del Patrocinio:

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’, RICERCA

REGIONE TOSCANA

ARCIDIOCESI DI FIRENZE

FONDAZIONE GIORGIO LA PIRA (si sta celebrando il Centenario della nascita)

FONDAZIONE PADRE ERNESTO BALDUCCI

I.N.D.I.R.E.

 ASSOCIAZIONE MAESTRI CATTOLICI AIMC

 UCIIM – UNIONE CATTOLICA ITALIANA INSEGNANTI MEDI

FORUM NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DELLE FAMIGLIE

 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA

 UNIONE CATTOLICA DELLA STAMPA U.C.S.I.

 QUOTIDIANO “L’AVVENIRE”

 SETTIMANALE “TOSCANAOGGI”

Come hanno spiegato gli Organizzatori e i rappresentanti degli Enti  patrocinanti interventi alla Conferenza stampa: “Il Progetto del Concorso nasce da una profonda riflessione sul ruolo che oggi la scuola e le altre agenzie educative debbono assumere in merito all’attuale momento storico e socio-culturale, in cui i valori etici e morali sembrano essere messi in discussione e sostituiti da mediatici ed effimeri comportamenti che inducono, particolarmente i giovani, a non orientarsi verso un cammino retto e responsabile.

La scuola, quale luogo educativo in dialogo con le altre istituzioni, ha il diritto-dovere, attraverso l’offerta di percorsi formativi efficaci, di valorizzare la persona in quanto tale, proponendo una antropologia portatrice di un “nuovo umanesimo”, in cui al centro c’è l’ “essere” piuttosto che l’“avere” o l’“apparire”, e ognuno è capace di assumersi la responsabilità di saper scegliere il bene ed evitare il male, nella costruzione della convivenza umana. E’ un percorso difficile ma non impossibile: l’educazione e l’istruzione sono indispensabili per realizzare una cultura di valori. Questi valori trovano il più alto riferimento nella Carta costituzionale e sono fondati soprattutto sull’eguaglianza, sulla solidarietà, sulla libertà e sulla pace, che non è solo assenza di guerra e soddisfacimento di bisogni. E’ molto di più: è decidere a livello individuale, locale, nazionale ed internazionale un nuovo tipo di relazione e di convivenza fra gli esseri umani. Tali relazioni devono essere fondate sull’accettazione dell’altro e su un interscambio umano totale, che permetta la piena realizzazione di ogni persona, nel rispetto di principi validi per tutti.

Ecco, allora, che la Scuola diventa ”bottega di pace”, in cui tutti, studenti, Dirigenti, Docenti, Genitori, concorrono alla costruzione di un mondo veramente libero da egoismi e rispettoso dell’altro, perché consapevoli che si impara, si cresce e ci si arricchisce reciprocamente dall’incontro, dal dialogo, dalla conoscenza e dalla reciproca fecondazione di culture diverse.

Perché dove c’è pace, c’è amore, c’è gioia, c’è fratellanza, c’è sviluppo, c’è condivisione, c’è prosperità.

In un momento in cui i popoli di ogni latitudine esprimono un profondo desiderio di pace, il concorso vuole far sentire la voce dei giovani italiani (in tutte le componenti e articolazioni) in merito al tema della Pace, come fondamento di un nuovo ordine mondiale, fondato sulla cooperazione, lo sviluppo, la solidarietà, la giustizia sociale. Il superamento degli squilibri tra paesi ricchi e paesi poveri e delle inique disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo costituisce garanzia di pace duratura in grado di scongiurare forti tensioni, guerre e profonde lacerazioni”.

La partecipazione al Concorso si riferisce all’Anno scolastico 2004/2005.

1^  Fase –  scadenza 15 novembre 2004

Gli elaborati, individuali o di gruppo, di giovani che di adulti, dovevano essere inviati in busta chiusa entro il 15 novembre 2004 alla sede di Firenze Promuove o via e-mail all’indirizzo agefirenze@yahoo.it.

Una apposita Giuria, costituita da docenti, giornalisti e genitori, nominata dai soggetti promotori, ha poi proceduto alla selezione. Gli elaborati dovevano riportare, ben leggibile, nome, cognome, classe, scuola di appartenenza, con relativo numero telefonico ed eventuale e-mail, e la data di nascita di ciascun alunno.  In caso di lavori di gruppo dovranno essere indicati i dati di tutti gli autori.

2^  Fase – scadenza 30 marzo 2005

I progetti di educazione alla pace, che concorreranno alla seconda fase del Concorso, realizzati da ciascuna scuola, recanti gli stessi dati richiesti per la prima fase (nome e cognome della scuola e degli alunni con relative date di nascita, telefono, e-mail), dovevano essere inviati in busta chiusa entro il 30 marzo 2005 presso l’A.Ge Nazionale – via Baldelli 41 – 00146 Roma (farà fede la data del timbro postale) o via e-mail all’indirizzo agefirenze@yahoo.it per essere valutati entro il 30 aprile.

La premiazione delle scuole vincitrici è avvenuta a  fine di maggio, in occasione di un Convegno Nazionale che organizzato dagli enti organizzatori e patrocinatori.

Sono stati messi in palio n. 5 premi da € 750,00  uno per ciascun ordine di scuola (dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) e uno per i gruppi giovanili comunque costituiti.

Agli studenti delle scuole superiori è stato il rilascio di un attestato di partecipazione ai fini del conseguimento di crediti formativi, richiedendolo via mail all’indirizzo agefirenze@inwind.it e specificando generalità e scuola di appartenenza dello studente.

I progetti dovevano riportare anche la firma del dirigente scolastico, dal responsabile del gruppo e/o dall’insegnante referente, e specificare i seguenti elementi:

  • Introduzione – motivazioni che hanno indotto alla partecipazione ed i problemi che si vogliono prendere in considerazione;
  • Metodologia – spiegazioni del percorso seguito nello sviluppo progettuale;
  • Risultati – valutazione dei risultati ottenuti, facendo riferimento alla situazione prima del progetto;
  • Riflessioni finali e piani futuri;
  • Breve riassunto – al massimo una pagina;
  • Materiale illustrativo – tabelle, fotografie etc.


QUESTE LE PRINCIPALI DICHIARAZIONI RILASCIATE DURANTE LA CONFERENZA STAMPA:


VESCOVO RODOLFO CETOLONI
:
UN CARO SALUTO DI PACE! Ho vissuto a Gerusalemme e mi ci reco spesso, specialmente da quando ho avuto l’incarico da parte dei Vescovi toscani di fare da riferimento per le iniziative di solidarietà con quella popolazione provata ormai da anni di mancanza di pace. Da oltre quattro anni con i vescovi toscani e poi coinvolgendo tutta la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) stiamo mettendo in atto iniziative (gemellaggi, adozioni scolastiche a distanza, progetti di lavoro, pellegrinaggi, visite, inviti…) che cercano di interrompere il clima di sfiducia e di violenza con ponti di solidarietà fraterna e di pace. Un impegno particolare si è rivolto verso i giovani e i ragazzi in età scolare di Betlemme e di altri territori occupati e le loro famiglie. Farsi sentire vicini allontana dalla disperazione e da tutte le tentazioni conseguenti, quali la violenza, la demonizzazione dell’altro, la fuga dalla propria terra. Di fronte alle difficoltà che si riscontrano nei vertici, crediamo che la gente e in particolare i ragazzi e i giovani debbano essere difesi dal veleno della violenza, del non conoscersi, ed essere aiutati a pensare alla pace come a un diritto, come a una possibilità che è nelle mani delle persone, della gente, delle comunità. Accanto agli aiuti portati o inviati, c’è stato l’impegno di accogliere in Italia ragazzi e studenti dai territori occupati e invitare a passare alcuni giorni insieme sia ragazzi ebreo-israeliani che palestinesi. Lo stare insieme è un’esperienza feconda di conoscenza e di inizio di relazioni. La scuola in questo può fare tanto, sia in quella terra che nel nostro paese perché ci si apra a conoscere, a costruire a far girare parole  che sanno di pace, come speranza di essa, desiderio, diritto e impegno a costruirla. Volentieri partecipo alla presentazione di questo progetto nella speranza che faccia crescere in tutti (ragazzi e insegnanti) questa coscienza e che tutti siano costruttori di pace, anche con un semplice passaparola. Gli angeli cominciarono da Betlemme a fare “passa parola” di pace. Poter pensare che gli elaborati saranno presentati al Santo Padre Giovanni Paolo II e al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, credo che sarà un incoraggiamento per tutti a lavorare a questo concorso nazionale.”

PRESIDENTE INDIRE On. STEFANIA FUSCAGNI: “La pace come la libertà sono i traguardi di una “conquista” continua. Scuola, famiglia, luogo di riflessione religiosa anche laicamente inteso, sono il trittico che nella distinzione dei ruoli, ha reso possibile l’equilibrato sviluppo della persona umana nello stadio della evoluzione della vita. Questo trittico, in questa fase di esaltazione della società consumistica, ha smarrito quel legame ideale che accompagnava il giovane e la giovane nella crescita e nell’ingresso del circuito del lavoro. La scuola non può essere supplente di altre assenze, ma può ricostruire il contatto attraverso un insegnamento civico rivolto ad esaltare l’impegno”per l’educazione alla cittadinanza responsabile e all’impegno socio-politico” soprattutto per dare ai giovani “il coraggio della denuncia delle ingiustizie e la capacità ‘weberiana’ di assumersi la responsabilità di intraprendere per contribuire “alla costruzione di un modello di società a misura d’uomo”. Tutto ciò sempre nella consapevolezza che pace e libertà sono due facce di una stessa medaglia e la loro conquista non sarà mai definita e definitiva. Il progetto Passaparola di pace a me sembra che risponda  convincentemente a questi pensieri”.

SEGRETARIO UCSI ANGELO SFERRAZZA: “Mai come in questo momento la parola pace ha assunto un valore così forte e coinvolgente. Il concetto di pace non deve essere astratto riferimento, ma concreto comportamento e scelta per tutti. Il mondo cattolico non si è mai sottratto a questo comportamento. Importante è dunque l’iniziativa AGe: bisogna iniziare dalla scuola, luogo dove la cultura può essere di aiuto, la ricerca delle ragioni profonde che ci debbono spingere a privilegiare la pace su ogni altra ragione di interesse politico o economico. Il mondo della comunicazione deve essere di aiuto dando una informazione corretta e completa e non asservendosi ai diversi poteri. L’UCSI è stata la prima organizzazione di giornalisti ad organizzare un incontro, prima della guerra all’Iraq, dal titolo “parole di pace”. Leggere, scrivere, parlare, comunicare: questo i ragazzi debbono fare. Bisogna farli scegliere, ma bisogna anche aiutarli a farlo. Iniziative come questa servono, perché non basate su vuote parole o slogan, ma sul messaggio cristiano.”

PRESIDENTE AGE NAZIONALE MAURIZIO SALVI: “Ci è subito sembrato importante, come genitori, aderire a questo progetto di pace che nasce a Firenze nel centenario della nascita di Giorgio La Pira. Ancora una volta la “città sul monte” si riscuote nel momento di maggior bisogno e addita a tutti noi il cammino verso una pace più condivisa e più vera. Questo è il percorso che da genitori vogliamo proporre alle giovani generazioni. Come insegnava Papa Paolo VI occorre che chi vuole la pace ricerchi la giustizia. Con questo concorso oggi noi ricerchiamo una pace a più dimensioni: da quella più lontana dall’esperienza quotidiana, la pace fra popoli ed etnie, a quella più difficile, la pace a livello di rapporti interpersonali. Una pace che passa attraverso un sereno confronto interculturale e l’accoglienza delle diversità, da vivere ogni giorno nelle scuole e nei gruppi di giovani”.

 PRESIDENTE MIEAC FRANCO VENTURELLA:“Abbiamo voluto condividere l’importante iniziativa “Passa parole di Pace”, rivolta agli alunni di ogni ordine e grado di scuola, perché non si fa mai abbastanza per alimentare una cultura di Pace, soprattutto in questo nostro tempo attraversato dalla sciagura delle guerre, minacciato dal terrorismo devastante, logorato dagli annosi problemi (mai risolti) della fame, del sottosviluppo, della povertà.  Siamo convinti che il ricorso alla violenza testimonia la sconfitta dell’umano: è un metodo inaccettabile, che umilia la coscienza di ogni persona e ne calpesta la dignità. Occorre adottare strategie che, senza negare valori e principi democratici, siano in grado di tutelare le comunità dalle diverse forme di terrorismo e di minaccia all’incolumità e all’ordinato sviluppo. E’ stato ben detto che  continuando a contrapporre la violenza alla violenza, la morte alla morte, la barbarie alla barbarie, si finisce per alimentare il circuito perverso della cultura del terrore. Guerra e terrorismo rappresentano i due volti della violenza, che produce morte. Portare motivi di riflessione all’interno della scuola, luogo educativo fondamentale per la crescita della coscienza politica e sociale delle nuove generazioni, significa far prendere consapevolezza del fatto che in questo mondo, pur in presenza di  profonde contraddizioni, è ancora possibile alimentare segnali di speranza, in modo che le grandi aspirazioni a costruire una convivenza planetaria fondata sull’eguaglianza, la libertà, la solidarietà, la giustizia sociale, possano trovare vie concrete di realizzazione. Occorre gettare le basi, anche ideali e culturali, affinché si possa realizzare la  cittadinanza per tutti e la piena realizzazione della inviolabile dignità della persona.  Il tema della Pace, dunque, richiama tutti ad un forte senso di responsabilità.  La diffusione della cultura della Pace e dei Diritti umani è un’impresa urgente e deve coinvolgere tutte le istituzione educative, i luoghi della ricerca e della elaborazione. Certamente lo studio critico, la riflessione non bastano: occorre tradurre valori e principi in percorsi educativi sperimentabili e credibili, in modo da influenzare gli stili di vita, la mentalità diffusa, per diventare atteggiamento consapevole, pratica quotidiana capace di incidere sulla vita individuale e  sociale.  Il nuovo popolo della pace potrà adoperarsi perché venga ripudiata l’idea stessa che la guerra possa essere considerata strumento efficace per la risoluzione dei conflitti, indirizzando ogni sforzo perché si creino le condizioni affinché l’adagio latino si vis pacem para bellum si trasformi nell’altro più ricco di utopia e di futuro si vis pacem para pacem. Si tratta di una scommessa per un futuro di pace”.

Presidente Fondazione La Pira MARIO PRIMICERIO: Stiamo attraversando un periodo molto buio della storia: la guerra e l’odio cercano di prendere sopravvento. Non c’è posto al mondo dove oggi non si viva nell’ansia e nel terrore di azioni di guerra o di terrorismo. La Fondazione “Giorgio La Pira” ha accolto ben volentieri di concedere, nell’anno in cui tutta l’Italia celebra il Centenario della nascita, il proprio patrocinio al concorso nazionale per le scuole e i gruppi giovanili “Passa Parole di P A C E”, che nasce proprio dall’associazionismo fiorentino. Il Prof. La Pira, il Sindaco Santo, come lo chiamavano e lo chiamano i fiorentini, si è sempre battuto per la pace con le armi del dialogo, del confronto, dello studio. Aiutare i giovani, costruttori del domani del mondo, a costruire la pace è un ipotecare quel mondo e quella società tanto care a Giorgio La Pira”.

Presidente Fondazione Balducci CARMELO PELLICANO’: “La Fondazione Ernesto Balducci ha accolto fin dal primo momento con grande interesse la proposta di collaborazione al progetto “Passa Parola di Pace”che oggi viene presentato al pubblico e alla stampa. Un’iniziativa che ha il pregio di rivolgersi ai giovani per i quali è stata pensata e promossa, nell’ambito del più vasto progetto di educazione alla pace che rappresenta anche la connotazione fondante della stessa Fondazione Balducci. Ed è di particolare significato anche il fatto che tale progetto si collochi nell’ambito del centenario della nascita di Giorgio La Pira, ad arricchire un anno di doveroso tributo ad un operatore di pace ante litteram. Per questi motivi, in collaborazione con la Fondazione La Pira, abbiamo aderito all’invito di promuovere nel maggio 2005 una iniziativa convegnistica, dedicata alla pace che, in qualche modo, concluda la serie di manifestazioni previste nel programma, anche in ricordo di tutti coloro che  – come Balducci e La Pira – rappresentano punti di riferimento esemplari nel lungo cammino dell’educazione ad una cultura di pace”.

Il 27 Novembre, a Prato, il Segretario Regionale dei Giornalisti Cattolici della Toscana, e Presidente di Firenze Promuove, FRANCO MARIANI ha lanciato, nel corso di una conferenza stampa in Piazza del Duomo, un pubblico appello al Comune e alla Provincia di Prato, affinché siamo presenti ufficialmente, con il loro Gonfalone, e se possibile col Sindaco e il Presidente, il prossimo 15 dicembre 2004 in Vaticano in Udienza dal Papa sostenendo, anche economicamente, visto la condizione di precarietà di alcune famiglie, la partecipazione della Classe V sezione A della Scuola “Armando Meoni” di Prato, che è stata segnalata, nell’ambito del Concorso Nazionale per le scuole “Passaparola di Pace”, promosso da varie Associazioni Fiorentine e nazionali per la particolarità del progetto sulla pace che hanno realizzato coinvolgendo anche i propri genitori, creando cosi una profonda integrazione.

La Classe è composta dal 44% da studenti non italiani.

Come hanno spiegato gli insegnanti GUARDUCCI GABRIELLA,  D’ALESSANDRO LUCIA, FRANCO CASTELLANI i ragazzi, con le loro attività scolastiche ed extra scolastiche, hanno saputo coinvolgere anche i loro genitori, creando una rete di rapporti umani e di solidarietà unica. Solo per parlare di questa occasione di andare dal Papa, tutti hanno aiutato quelle famiglie che per vari motivi, non possono permettersi di affrontare le spese per due persone per Roma, arrivando ad organizzare anche una apposita lotteria.

Ma anche dalla Società Pratese c’è stata una gara di solidarietà, dalla San Vincenzo a singole Ditte che hanno donato gratuitamente oggetti di non poco valore commerciale per la lotteria pur di permettere questo speciale sostegno e opportunità per i ragazzi e le loro famiglie.

Da qui l’appello ad un aiuto concreto da parte Provincia e Comune.

Per Marianiè importante che a questo appuntamento gli alunni di questa classe siano sostenuti, e sentano la vicinanza delle Pubbliche Amministrazioni Pratesi, Comune e Provincia, e tramite loro della Società civile, che di fatto rappresentano pubblicamente”.

Di fatto la presenza dei Gonfaloni del Comune e della Provincia di Prato sarebbe un forte segnale per loro e per tutti quegli occhi che quel giorno saranno puntati sul Papa.

La Provincia di Firenze, visto che il concorso nazionale è stato Promosso da due Associazioni Fiorentine (AGE e Firenze Promuove) ed organizzato in buona parte da diverse importanti realtà del capoluogo toscano (Fondazione La Pira, Fondazione Michelucci, Associazione Fioretta Mazzei, Mieac, Indire, ecc) sarà presente con il proprio Gonfalone e una delegazione ufficiale composta da sette persone.

Il Deputato pratese On Andrea Lulli, che giovedì sera ha partecipato ad un incontro con i ragazzi e i genitori della V A, ha assicurato che gli accompagnerà in Vaticano e sarà al loro fianco in quella giornata, perché “è indispensabile sostenere la scuola in queste occasioni che poi di fatto servono di sprono a chi è impegnato politicamente ad andare avanti sulla strada intrapresa”.

Sua Eccellenza il Vescovo di Prato, Mons. Gastone Simoni, che non potrà essere presente in Vaticano per impegni pastorali assunti da diversi mesi, ha assicurato la presenza della Diocesi assieme alla classe, con l’invio di un Suo Delegato apposito che nominerà nei prossimi giorni.

“La conferenza stampa – ha concluso Mariani – vuole essere di sprono al Comune e alla Provincia a dire “veniamo anche noi a Roma con voi e vi aiuteremo ad andare a Roma”, uno sprono a volte necessario per le Pubbliche Amministrazioni che prese dai quotidiani impegni e problemi di ogni genere rischiano di non comprendere l’importanza di una presenza ad occasioni di questo genere; ma allo stesso tempo abbiamo anche voluto informare i Pratesi dell’impegno particolare e meritevole di questi ragazzi, dei genitori, degli insegnanti, della scuola”.

 Il Presidente Nazionale dell’Age Maurizio Salvi, a nome del Comitato Organizzatore, ha  poi consegnato a Maggio 2005, nelle mani del Presidente della Repubblica, on. Carlo Azeglio Ciampi 12 CD ROM  con i  5.000 elaborati del Concorso Nazionale “PassaParole di PACE”,  frutto del lavoro di studenti di ogni parte d’Italia.

I CD ROM sono stati consegnati in precedenza, 15 dicembre 2004, al Santo Padre Giovanni Paolo II da una delegazione degli Enti Organizzatori, guidata dal Vescovo Toscano Mons. Rodolfo Cetoloni, dai vincitori della prima fase del concorso, da oltre 300 alunni, e da alcuni Enti Istituzionali presenti con i rispettivi Gonfaloni, tra cui la Provincia di Firenze.

“Il Presidente della Repubblica – ha dichiarato Salvi – mi ha pregato di fare i suoi complimenti a tutti i giovani partecipanti e ai loro insegnanti e, cogliendo spunto dalla giornata dedicata all’Europa, ha evidenziato che solo attraverso una vera cittadinanza e una vera educazione basta sui valori della pace e della giustizia, sarà possibile costruire una vera unità europea“.

Nell’occasione è stato consegnato al Presidente Ciampi anche il primo esemplare della cartolina postale a colori che Poste Italiane ha realizzato per la cerimonia di premiazione, scegliendola tra i disegni del concorso, che ha avuto luogo sabato 21 maggio alle ore 16 all’Istituto Tecnico Agrario delle Cascine a Firenze, dove sono stati esposti buona parte degli elaborati, alla presenza di 100 vincitori da tutta Italia.

Per l’occasione Poste Italiane nei locali dell’Agrario dalle ore 14 alle 20 di sabato 21 maggio ha emesso uno speciale annullo ed assieme al Circolo Filatelico Fiorentino allestirà la mostra “I Francobolli della Pace”. Ingresso gratuito.

Il 21 maggio l’Istituto Tecnico Agrario delle Cascine, via delle Cascine 11, ha celebrato la XXI° festa di primavera, occasione annuale in cui per tutto il pomeriggio l’Istituto apre eccezionalmente le proprie porte alla cittadinanza. E’ una occasione unica per visitare questo gioiello del Parco delle Cascine che al suo interno ospita una propria azienda agricola, con animali e produzione di vino e olio.

Venerdi 20 maggio, alle ore 21,15 presso la Basilica di San Marco, in Piazza San Marco, si è tenuta la SERATA DI GALA del concorso, con ingresso gratuito, che ha visto l’esibizione del Coro dell’Istituto Ipsia “C. Lobbia” di Asiago, del Maestro Domenico Critelli, e del recital “Giorgio La Pira Profeta di Speranza”, scritto dal giornalista Riccardo Bigi, che recentemente, per l’edizioni San Paolo, ha pubblicato un libro su la Pira dal titolo “Il Sindaco Santo”.

Presentato nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, alla Badia Fiorentina, e al Teatro SANCAT,  nessuno però aveva ancora pensato alla casa abituale di La Pira, la Basilica e il Convento di San Marco, dove ha vissuto per tanti anni.

La serata di gala, dopo l’apertura delle letture lapiriane, prevede l’Inno alla Pace del Maestro Domenico Critelli, e l’esibizione “Sorrisi di Pace” da parte dei ragazzi dell’Istituto Professionale di Stato “C. Lobbia” di Asiago, vincitore per questa opera di una delle sezioni del concorso.

L’occasione si è avuta grazie agli Enti Organizzatori, tutte Associazioni di prestigio del territorio fiorentino, del Concorso Nazionale per le Scuole di ogni ordine e grado “Passa parole di Pace” che, grazie alla collaborazione dei Padri Domenicani di San Marco, hanno deciso di tenere nella Basilica la serata di gala, anteprima della cerimonia di premiazione del concorso, in programma sabato alle 16 all’Istituto Agrario delle Cascine.

Lo spettacolo ripercorre la vita di La Pira, dall’infanzia siciliana agli incarichi nella politica nazionale, dal suo lavoro di sindaco attento ai bisogni della povera gente, all’impegno per la pace nel mondo. I testi sono accompagnati da una ricca galleria di fotografie messe a disposizione dagli archivi storici Locchi, Torrini, Levi e dalla Fondazione La Pira.

E infatti il 21 maggio oltre 100 studenti, provenienti da tutta Italia, assieme alle classi 3 A della Scuola elementare Nencioni di Firenze e 2 della Scuola elementare Agnesi di Firenze, sono stati ricevuti ufficialmente, come vincitori del concorso nazionale per le scuole di ogni ordine e grado e gruppi giovanili “Passa parola di Pace”, dal Prefetto di Firenze, Gian Valerio Lombardi, dal Presidente della Provincia, Matteo Renzi, dal Presidente del Consiglio Regionale On. Riccardo Nencini, dal Presidente della Regione Martini rappresentato dall’Assessore alla Pace Prof. Massimo Toschi, dal Comune di Firenze nella persona del Presidente del Consiglio Comunale Eros Cruccolini rappresentante anche il Sindaco.

I ragazzi, che nel pomeriggio hanno partecipato alla cerimonia di premiazione presso l’Istituto Agrario delle Cascine, hanno nella mattinata rallegrato con i loro colori il centro storico, sfilando in corteo per le principali strade, scortati da una Madonna Fiorentina, Laura Lonzar, e da una bambina, rappresentante idealmente tutti gli alunni d’Italia, Isabella Mariani di 5 anni, in  costume rinascimentale.

Tutte le Autorità, dal Prefetto al Presidente della Provincia, ai Presidente del Consiglio Regionale e di quello comunale, si sono soffermati su l’importanza di sviluppare tematiche di Pace, non intese solo come risoluzione di conflitti mondiali di guerra, ma anche al fine di recuperare i rapporti umani e di cittadinanza.

In particolare tutti gli interventi ufficiali delle massime istituzioni della nostra Regione – rivolgendosi ai ragazzi sempre attenti – hanno focalizzato la loro attenzione sulla figura di un grande fiorentino del secolo scorso, il Prof. Giorgio La Pira, il Sindaco Santo, e sulle sue iniziative a favore della pace, che ancora oggi sono validi strumenti per la ricerca della reciproca comprensione.

Cosi anche questi studenti oggi sono saliti alla città del Monte, come amava dire La Pira .

Tutti gli incontri, dopo lo scambio ufficiale dei doni, si sono conclusi con l’esecuzione dell’Inno Europeo e di quello Italiano, eseguiti polifonicamente dal Coro dell’Istituto Ipsia “C. Lobbia” di Asiago.

I 5000 elaborati sono stati consegnati personalmente, su 12 CD ROM a Papa Giovanni Paolo II, lo scorso 15 dicembre, e al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, 9 maggio.

Ad accompagnare i ragazzi, assieme ai Presidenti delle Associazioni Fiorentine, Rita  Manzani di Goro e Franco Mariani sono giunti anche i vertici di alcune Istituzioni Nazionali, tra cui, il Presidente Nazionale dell’A.Ge Maurizio Salvi, il Presidente del MIEAC Franco Venturella, Il Segretario Nazionale dell’Unione Cattolica della Stampa Angelo Sferrazza.

 Grazie a Poste Italiane è stato allestito, durante la cerimonia di premiazione uno speciale sportello filatelico per l’emissione dell’annullo postale,  e la distribuzione della cartolina postale della manifestazione realizzata usando uno dei disegni del concorso, nello specifico quello di Livia Borselli, giovane allieva della Scuola Media Cavalcanti di Sesto Fiorentino. Con la collaborazione del circolo filatelico di Firenze sono stati esposti anche numerosi francobolli di tutto il mondo con tema la pace.

I VINCITORI DELLA PRIMA FASE

Si comunica che la Commissione Generale per la proclamazione dei vincitori del Concorso Nazionale per le scuole e i gruppi giovanili “Passa Parole di P A C E”, dopo varie sedute, e una accurata e attenta valutazione degli oltre 200 plichi arrivati, per un totale di oltre 4000 elaborati, ha selezionato le seguenti opere:

  • PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA:

    Album della pace della Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bosco” di Curno

  • PER LA SCUOLA PRIMARIA:

           Le missioni di pace  della Scuola Elementare di Mosso S. Maria (BI)

  • PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

          “Messaggini di pace” della Scuola Media “De Amicis” di Caltabellotta

  • PER LA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO:

Sito Internet di Stefania Frongia e Chiara Lino Liceo Ginnasio “Pintor” di Cagliari

  • MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA:

Jessica Pisa della Scuola Media “Marechiaro” di Napoli.

I VINCITORI DELLA SECONDA FASE

Si comunica che la Commissione Generale per la proclamazione dei vincitori del Concorso Nazionale per le scuole e i gruppi giovanili “Passa Parole di P A C E”, dopo varie sedute, e una accurata e attenta valutazione dei plichi arrivati con i vari progetti, relativi alla seconda fase del concorso, ha selezionato le seguenti opere:

– PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA:

GRAVINA DI PUGLIA

– PER LA SCUOLA PRIMARIA:

CAMPOBELLO DI MAZARA (TP)

– PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

Scuola Media “De Amicis” di Caltabellotta

– PER LA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO:

Istituto IPSIA di Asiago (VI)

– MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Agli alunni Istituto Comprensivo n°1 di Riva del Garda

– PREMIO SPECIALE DI POSTE ITALIANE CON PUBBLICAZIONE CARTOLINA POSTALE

Livia Borselli Scuola Media Cavalcanti di Sesto Fiorentino (FI)

PREMIO SPECIALE DI FIRENZE PROMUOVE

CLASSE 3 A DELLA SCUOLA ELEMENTARE NENCIONI

E

CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA ELEMENTARE AGNESI

DI FIRENZE

Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha poi inviato una lettera di ringraziamento per gli elaborati ricevuti durante l’incontro con i vincitori.

Lettera Vatic

 


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PER LA LIBERAZIONE D’ITALIA MONUMENTO PIAZZA UNITA’ D’ITALIA INTRAPPOLATO DALLE AUTO – IMPEDITO AI CITTADINI DI AVVICINARSI ALLA CERIMONIA 

Gli ex Combattenti denunciano la mancanza di bandiere su molti autobus dell’Ataf.

La nostra Associazione ha denunciato come, per la prima volta la cerimonia della deposizione delle Corone d’Alloro al Monumento ai Caduti in Piazza Unità d’Italia in occasione dell’Anniversario della Liberazione, il 25 Aprile, non ha visto l’emanazione da parte del Comune del divieto di sosta per tutta la mattinata, fino al termine della cerimonia.

Cosi i cittadini hanno avuto difficoltà a stringersi attorno al Monumento perché nella zona ad essa assegnata, ovvero dietro le catene e i paletti permanenti che delimitano la piazza c’erano le macchine in sosta, sosta consentita, e alcune macchine che impedivano l’accesso erano macchine dei vigili urbani .

Forse – ci chiediamo – Palazzo Vecchio, tra i tagli di bilancio, non aveva i soldi per noleggiare i cartelli di divieto di sosta ?

Certamente, se cosi fosse, ma personalmente non ci credo, ci sarebbe un facile escamotage: per consentire la sosta attorno alle catene sono stati apposti dei cartelli di divieto 0-24 in quanto la sosta è regolamentata, basterebbe quindi aggiungere a tale divieti la sosta per tutti nelle date ormai fisse: 25 aprile e 11 agosto. Le macchine cosi non ci sarebbero e il Comune non spenderebbe nella segnaletica.

E proprio in Piazza Unità d’Italia alcuni ex partigiani hanno avvicinato il Presidente Mariani,  chiedendogli come mai diversi autobus dell’ATAF non avevano la Bandierina (avendo negli anni passati già denunciato questa mancanza) invitandomi a denunciare nuovamente la cosa agli Organi d’informazione.

Il Presidente Frangioni all’epoca stette zitto, vediamo cosa farà ora il nuovo Presidente, Elisabetta Tesi, e se avrà la sensibilità tutta femminile di sistemare le cose una volta per tutti.

A SETTEMBRE PORTATO ASSOCIAZIONE DAL PAPA IN VATICANO

A settembre l’Associazione si è adoperata per far ricevere i responsabili del Progetto Internazionale “Sara, por los niños” in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II.

Sara era una ragazza piena di vita, di entusiasmo, di gioia che donava a chiunque la incontrasse.

Una brutta malattia, tanto dolorosa quanto lunga, ha spezzato la sua giovane vita a 23 anni, a pochi esami dalla laurea in Filosofia, ma la sofferenza, il dolore, la consapevolezza di stare per andare in Cielo, non hanno mai interrotto la sua voglia di vivere, la sua forte Fede, la sua certezza che c’era qualcosa di più alto che l’attendeva. I

n un periodo in cui pensava che sarebbe potuta guarire, Sara espresse il desiderio di poter dedicare un periodo della sua vita ai bambini che vivono in stato di disagio: sarebbe voluta partire per il Perù al seguito della comunità missionaria dell’Istituto Suore Figlie di S. Eusebio (Vercelli).

Le Suore, dietro la guida di Suor Giancarla, prestano la loro opera a San Luis in Nuevo Chimbote, distretto peruviano dove i reduci di un devastante terremoto cercano di ricostruirsi una vita nonostante le difficoltà.

Purtroppo il suo desiderio non si è mai potuto realizzare,almeno non in maniera terrena.

Durante la sua malattia, Sara ha scritto pagine e pagine di poesie nelle quali ha riportato tutti i suoi sentimenti e i suoi valori: la famiglia, la Fede, l’amicizia, il primo amore, la felicità, la sofferenza.

Dopo la sua partenza verso il Cielo, i genitori Roberta e Massimo, e il fratello maggiore Matteo assieme a sua moglie Simona (oggi genitori di tre splendide creature, i nipotini di Sara), hanno cercato di superare questo dolore che avevano nel cuore raccogliendo le poesie trovate sulle pagine del diario, in fogli sparsi per la sua camera, in lettere inviate agli amici.

Grazie all’interessamento di una Casa Editrice, la Bandecchi e Vivaldi Editori (Pontedera) che ha pubblicato gratuitamente per le prime mille copie, e al maestro Antonio Manzi, che ha sublimato la figura di Sara in un quadro che fa da copertina al libro e ispirato ad una delle poesie, è nato “Ama guardare il sole”, con titolo preso da una toccante dedica lasciata sul diario della sua compagna di banco Manuela quando avevano 14 anni.

I proventi del libro – ristampato più volte – sono stati completamente devoluti al progetto formativo denominato “Sara, por los niños” che ha permesso alle suore di dar vita a Nuevo Chimbote in Perù e poi in Brasile nella missione Malhada dos Bois a doposcuola e progetti alimentari e di sostegno per centinaia di bambini.

I ragazzi vengono seguiti a livello formativo, nutrizionale e ludico, permettendo a loro e alle famiglie una migliore qualità di vita e prospettive per il futuro.

Alla vendita del libro, poi, si sono aggiunte altre iniziative: un cd realizzato dai Biofonia – gruppo di giovani musicisti fiorentini – contenente brani scritti sulle parole delle poesie di Sara; quadri del pittore Domenico Baccellieri messi in vendita e il cui ricavato è stato devoluto al progetto; tanti sono i premi letterari vinti negli anni.

Dal Cielo, sostenuta dal Signore, Sara è riuscita a realizzare il suo sogno: ha dedicato la sua vita eterna ai bambini meno fortunati.

A Papa Giovanni Paolo II è stato presentato il progetto e le attività che lo sostengono nel nome e nel ricordo sempre vivo della nostra Sara, e per chiedergli una Speciale ed affettuosa Benedizione Apostolica, propiziatrice di grazie celesti, per noi, per la Comunità religiosa femminile coinvolta in terra di missione, per le comunità e le famiglie di quelle povere zone, e per tutti coloro che, in varie parti d’Italia, sostengono questo intervento di solidarietà internazionale nel nome di Sara.

 

PER IL 28° ANNIVERSARIO ALLUVIONE TORNANO A FIRENZE I VIGILI DEL FUOCO

Il Ministro degli Interni, On. Giuseppe Pisanu, accogliendo la richiesta del Presidente dell’Associazione Firenze Promuove, Giornalista Franco Mariani, ente che dal 1994 ricorda l’Anniversario dell’Alluvione del 4 novembre ’66, ha deciso per il prossimo 4 novembre, 28° Anniversario,  l’invio straordinario a Firenze della Banda musicale Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, che per la prima volta, il sarà presente nella nostra città.

La Banda alle ore 11,10 sarà presente in Lungarno Diaz e alle cerimonie sul Ponte alle Grazie, quindi dalle ore 11,30 circa sfilerà, suonando, in quattro punti caratteristici della nostra città, Piazza Santa Croce, Piazza Signoria, Piazza Repubblica, Piazza Duomo.

Quest’anno Firenze Promuove ha deciso di inserire nelle celebrazioni ufficiali la consegna di due Premi Speciali, opera del Maestro Fiorentino Galeazzo Auzzi, uno al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e l’altro al Comando Provinciale di Firenze, per, si legge nella motivazione, “gli aiuti prestati e la solidarietà dimostrata nel 1966 ai Fiorentini alluvionati e per la solidarietà rinnovata nell’estate 2004 con le Caserme aperte agli anziani”.

Firenze è la prima città che ufficialmente assegna al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco un riconoscimento ufficiale per le 700 Caserme aperte agli anziani nell’estate 2004, che complessivamente hanno accolto 52.000 utenti della terza età.

L’Associazione Firenze Promuove, Presieduta dal Giornalista Franco Mariani, ha deciso di assegnare il Premio Speciale “Firenze Promuove”, opera del Maestro Fiorentino Galeazzo Auzzi, in occasione del prossimo anniversario dell’Alluvione del 1966, il 4 novembre, per, si legge nella motivazione, “la rinnovata solidarietà dimostrata nell’estate 2004 dai Vigili del Fuoco, aprendo le Caserme agli anziani rimasti soli nelle città, cosi come avvenne nel 1966 per i Fiorentini alluvionati”.

Tra i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco che hanno avuto maggiore affluenza di anziani spiccano Padova con 3.639 presenze, Roma con 3.408, Catania con 3.267, Cuneo con 2.503, l’Istituto Superiore Antincendi di Roma, con 2.032, Palermo con 1.543 e Napoli con 1.497 ospiti.

Nei comandi e nelle caserme sono stati organizzati incontri, tornei di carte, bocce e freccette, esercitazioni professionali e consigli sulla sicurezza domestica, intrattenimenti musicali e proiezioni cinematografiche, e anche diverse cene serali.

”L’ iniziativa – ha dichiarato il Ministro Pisanu – era stata accolta con ironia da qualcuno, ma la risposta è arrivata con i fatti: i vigili del fuoco hanno mostrato il volto sensibile dello Stato, un modo gentile di essere accanto ai cittadini”.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On Gianni Letta ha aggiunto che ”i vigili del fuoco hanno dato un esempio a tutto il Paese. Grazie anche da anziano, perché so che un gesto di attenzione vale più di mille parole”.

La Bandiera Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco è stata decorata dal Presidente della Repubblica di Medaglia al Valor Civile per gli aiuti prestati nel 1966.

Il prossimo 4 novembre le cerimonie, saranno aperte alle ore 10,30 da Mons. Angelo Livi, Priore Mitrato della Basilica di San Lorenzo, figura storica di Firenze, che certamente non mancherà nell’omelia di sottolineare l’importanza del ricordo, sia verso i morti, sia verso coloro che da tutto il mondo aiutarono Firenze, ma anche della necessità di mettere in sicurezza i toscani dai pericoli dell’Arno.

La Banda dei Vigili del Fuoco nasce già negli anni ’40 ed è attualmente composta da 50 elementi, tra personale permanente, volontario e ausiliario, provenienti dai vari Comandi Provinciali d’Italia. Nel corso degli anni sono stati diversi i Maestri Direttori che si sono alternati alla guida della banda, tra loro si ricordano: M° G. De Cintio, M° N. Paulicelli, il M° A. Barbagallo ora Maestro Direttore della Banda della Marina Militare. Attualmente è diretta dal Capo Squadra Giovanni Di Nardo. La Banda è sempre presente in tutte le cerimonie ufficiali che riguardano il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nel 1996 ha partecipato in alcune manifestazioni che si sono svolte nell’ambito dei Giochi Mondiali Militari, riscuotendo notevoli apprezzamenti. In occasione del Giubileo dei Vigili del Fuoco, nel dicembre 2000, si è esibita in Piazza San Pietro alla presenza di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. Nel 2001 è stata invitata a Gemona (UD) in occasione del 25° Anniversario del Terremoto del Friuli Venezia Giulia. A Novembre 2002, nell’ambito dei festeggiamenti che si svolgono in onore di S. Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco, è stata invitata presso il Teatro Comunale di Rieti insieme alla Banda della Marina Militare per un concerto in onore della patrona, il cui corpo è conservato a Rieti (la testa a Montecatini Terme). Come Banda Musicale del Corpo Nazionale ha sfilato, per la prima volta, nella parata della Festa della Repubblica 2003, ed il 23 giugno 2003 è stata presente alla cerimonia della Festa Nazionale dei Vigili del Fuoco svoltasi in Piazza Plebiscito a Napoli alla presenza del Capo dello Stato.

Grazie all’interessamento del Sottosegretario alla Difesa, Sen Francesco Bosi, del neo Ispettore Nazionale R.F.C., Generale Fabio Mini, e soprattutto alla preziosa e fattiva collaborazione del Generale Fabio Del Meglio, Comandante della Scuola di Guerra Aerea, l’Associazione Firenze Promuove ha potuto organizzare, in breve tempo, a proprie spese, il pernottamento della Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco presso le strutture alloggiative dell’Aeronautica Militare alle Cascine.

Senza questa preziosa collaborazione difficilmente la Banda avrebbe potuto esibirsi in Firenze in occasione del 38° Anniversario dell’Alluvione di Firenze.

Ancora una volta, con questo particolare gesto, la Scuola di Guerra Aerea delle Cascine ha dimostrato il forte legame di affetto che la lega da moltissimi anni alla città di Firenze e per la quale non manca mai di essere sostegno, discreto, ma sempre presente nei momenti più particolari per il Capoluogo Toscano.

Per vedere tutte le foto della cerimonia cliccare qui

OFFESA LA MEMORIA MORTI ALLUVIONE DA PARTE DEL SEGRETARIO AUTORITA’ BACINO DEL FIUME ARNO GIOVANNI MENDUNI

L’Associazione ha denunciato le dichiarazioni resa da Giovanni Menduni, Segretario Autorità di Bacino del Fiume Arno, che ha offeso gravemente la Memoria dei Morti dell’Alluvione, e i loro parenti, durante un intervista rilasciata a Canale 10 e trasmessa più volte ieri dall’Emittente televisiva durante il telegiornale della sera.

Nell’intervista Menduni ha detto testualmente: “Proprio nell’anniversario dell’alluvione di quest’anno ho riletto tutte le cronache disponibili dell’alluvione del 1966. La perdita della vita umana si è avuta laddove non si sapeva esattamente cosa fare”.

Una dichiarazione gravissima, in quanto fatta da un importante funzionario dello Stato.

Come può dire Menduni, e soprattutto con che coraggio, ciò che ha detto riferendosi al padre della piccola Marina Ripari di tre anni, che si è visto strappare dalle braccia la figlia da una improvvisa ondata.

Secondo lui il padre di Marina “…non sapeva esattamente cosa fare”, ma scherziamo, stava cercando di salvare la propria figlia.

Come può dire Menduni e soprattutto con che coraggio, ciò che ha detto riferendosi all’operaio dell’acquedotto del Comune di Firenze, Carlo Maggiorelli, che fino in fondo, ligio al proprio dovere, è rimasto al proprio posto per cercare di salvare il salvabile.

Se la sente Menduni di ridire ciò che ha detto, in faccia al figlio di Maggiorelli.

E cosa dire dell’anziana invalida del rione di Santa Croce che perse la vita affogata, assistita fino all’ultimo dal parroco di San Giuseppe, perché non poteva lasciare la propria abitazione a causa dell’acqua alta.

Come Associazione che dal 1996 portiamo avanti annualmente il ricordo dei 37 morti della Provincia di Firenze CHIEDIAMO

  • ALL’AUTORITÀ DI BACINO DI FARE PUBBLICA AMMENDA PER AVER INFANGATO LA MEMORIA DI QUESTI MORTI E DEI LORO PARENTI.
  • DI DEVOLVERE UNA SOMMA DI DENARO A SOSTEGNO DELLE CERIMONIE CHE OGNI ANNO VENGONO ORGANIZZATE IN LORO MEMORIA

L’ASSOCIAZIONE QUESTA MATTINA HA INVIATO UN FAX DI RICHIESTA DI SPIEGAZIONI AL SEGRETARIO DELL’AUTORITÀ DI BACINO, E STA VERIFICANDO COL PROPRIO LEGALE DI FIDUCIA SE ESISTONO I PRESUPPOSTI PER UNA FORMALE QUERELA A DIFESA DELL’ONORABILITA’ DI QUESTI INNOCENTI MORTI E DEI LORO PARENTI.

Ovviamente Menduni non ha mai risposto alle richieste di Firenze Promuove.

MORTO IL VESCOVO PIETRO FIORDELLI IL VESCOVO DELLA QUOTIDIANA VALIGIA A FIRENZE ALLUVIONATA

A dicembre a Prato è morto Sua Eccellenza Mons. Pietro Fiordelli, Vescovo Emerito di Prato, il primo Vescovo Residenziale di Prato (fino ad allora la Diocesi era unita nella persona del Vescovo di Pistoia), nato a Citta di Castello (PG), Diocesi di Citta di Castello, il 9/1/1916. Ordinato Sacerdote il 6/11/1938. Eletto alla Chiesa di Prato il 7/7/1954. Consacrato Vescovo il 3/10/1954. Ha rinunziato, in conformità al Codice di Diritto Canonico, il 7/12/1991.

Il Vescovo della valigia quotidiana per Firenze alluvionata nel 1966, come è stato ricordato da Franco Mariani, Presidente di Firenze Promuove, che ha chiamato lo stesso Fiordelli a celebrare, nel 2002, la messa annuale per i defunti dell’Alluvione e che è stata la sua ultima uscita ufficiale a Firenze.

Infatti quando Firenze il 4 novembre 1966 fu colpita dalla furia dell’Arno, il Vescovo di Prato, Mons. Fiordelli, iniziò, e andò avanti per diversi mesi, a mandare quotidianamente all’Arcivescovado di Firenze, una valigia sempre piena di generi alimentari e di medicine per i fiorentini alluvionati.

Ma con il Vescovo Fiordelli  – ha ricordato Mariani ai giornali – la Chiesa Toscana e Italiana perde una figura esemplare di sacerdote e di vescovo, come ha ricordato recentemente lo stesso Papa Giovanni Paolo II nella sua lettera a Fiordelli in occasione delle celebrazioni ufficiali per il suo 50° di episcopato. Ti sobbarcasti a un gravoso incarico – scrisse il Papa – quando il Nostro Predecessore Pio XII ti affidò il governo della Diocesi Pratese, proprio allora separata dalla Sede di Pistoia e autonomamente costituita. Ma la fiducia in te riposta non ingannò: come infatti si sviluppò la città di Prato, così crebbe anche la Diocesi, ed estese i suoi tralci (cfr. Sal. 80, 12) come la vigna del Signore, con la creazione di nuove chiese e parrocchie e la generazione di nuovi figli alla Chiesa. Tu, infatti, da pastore avveduto, sapesti tener presenti i bisogni spirituali, promuovere col tuo perseverante incitamento missioni popolari, favorendo tra l’ altro 1’Opera dei ritiri spirituali. Aiutasti anche gli operai e le loro famiglie, istituendo a questo scopo nuovi servizi pastorali. Desideriamo elogiare la tua assidua operosità nella difesa della famiglia, la tua costante fedeltà al Magistero della Chiesa, come anche il sincero amore nei riguardi del Vicario di Cristo, che più volte Noi stessi abbiamo sperimentato di persona”.

Con la sua scomparsa, viene anche a mancare un altro testimone diretto, uno degli ultimi Vescovi toscani, del Concilio Vaticano II, avendo Fiordelli partecipato a tutte le sessioni della più grande assise dei Vescovi della Chiesa Cattolica Romana.

Firenze quindi in questo momento cosi triste per la Chiesa pratese e toscana non può fare a meno di ricordare la sua alta figura di uomo e vescovo.

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