Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Per il Cardinale Silvano Piovanelli, che ieri ha presieduto la santa messa ufficiale per le vittime dell’alluvione, promossa dall’Associazione Firenze Promuove, che dal 1994 si è fatta carico di tale ricordo, i morti dell’alluvione di Firenze del 1966 furono più dei 35 che si ricordano.
Secondo Piovanelli ci fu un prete che “chiamato a benedire le salme gli sembrarono tante di più di quelle che ricordiamo oggi. Noi vogliamo ricordarle – ha detto il porporato nel piccolo ma suggestivo Oratorio della Madonna delle Grazie vicino al Ponte alle Grazie – noi preghiamo per loro, per le loro famiglie, per quanti hanno portato il peso di quella situazione tristissima, perché è vero che è colpita una persona, ma quante altre persone ne risentono, ne sono ferite, ne portano per tanto tempo il peso e la preoccupazione, e insieme, nella preghiera, vogliamo ricordare quanti hanno lavorato con generosità, superiore ad ogni riconoscimento, per tornare ad una normalità della vita e un ripristino dei beni danneggiati. Potremmo dire che tutti si sono dati da fare, tutti hanno dato non una mano, ma due mani, e per giorni e giorni”.
Il Cardinale ha anche ricordato come all’epoca “da sei anni ero parroco a Castelfiorentino, dove abbiamo rischiato la vita per mettere in salvo gli arredi e i documenti della chiesa di Santa Verdiana. L’esempio della città di Firenze in quella occasione drammatica dell’alluvione non è da dimenticare”.
Anche l’attuale Arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, ex angelo del Fango, all’epoca 19nne, che venne in aiuto di Firenze e dei fiorentini, ha fatto sentire il suo ricordo.
L’ha fatto durante la seduta solenne del Consiglio Comunale straordinario per il 45mo dell’alluvione, tenutosi nel Cenacolo della Basilica di Santa Croce.
Nel suo intervento ufficiale Betori – tra l’altro è stato l’unico tra le autorità a rimanere per tutta la seduta, mentre le altre, ma poi anche i consiglieri, piano piano si sono defilati – ricordando come quell’avvenimento lo leghi ancora di più alla città, ha espresso la sua solidarietà e vicinanza alle popolazioni della Toscana e della Liguria: “il ripetersi di queste tragedie pone grandi interrogativi, esigendo anche l’assunzione di precise responsabilità nella prevenzione, col rispetto della natura e lungimiranti interventi. Non possiamo non constatare come quel misto di accoglienza e minaccia che è il mondo attorno a noi non sia altro che un riflesso di quel misto di bene e di male che connota la nostra esperienza di uomini”.
Non poteva poi mancare il tradizionale lancio, dal centro del Ponte alle Grazie, della Corona d’Alloro da parte di Firenze Promuove che quest’anno, per esplicito desiderio del Presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Giani, ha visto partecipare l’intero arco politico-istituzionale dell’assemblea di Palazzo Vecchio.
E’ la prima volta che il Consiglio Comunale di Firenze ufficialmente ricorda le 35 inermi vittime.
Le vittime sono state anche ricordate da una delegazione della Lega Nord Toscana, guidata dal Capogruppo in Provincia Marco Cordone, e a cui ha partecipato anche il Consigliere regionale Gianluca Lazzeri, che dal Ponte Vecchio ha lanciato un mazzo di fiori. Cordone ha sottolineato come ad oggi “sulla messa in sicurezza del massimo fiume toscano sono stati fatti tanti discorsi ma poche iniziative concrete sono state realizzate”. Filo rouge poi ripreso dai tanti interventi durante lo speciale Consiglio Comunale.
FRANCO MARIANI
(Dal Nuovo Corriere di Firenze il 5/11/2011)
You must be logged in to post a comment Login