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Questo il testo integrale del discorso ufficiale di ringraziamento, pronunciato il 4 novembre 2010 dal Presidente di Firenze Promuove, Giornalista Franco Mariani, all’Arcivescovo di Firenze, Mons. Giuseppe Betori, in occasione dell’annuale cerimonia religiosa per l’anniversario dell’alluvione, presiedute per la prima volta dall’Arcivescovo di Firenze, che è anche un ex Angelo del Fango.
Grazie Eccellenza per essere oggi qui in mezzo a noi, in questo cenacolo privilegiato per chi commemora dal 1996 l’alluvione, che è l’Oratorio della Madonna delle Grazie.
E’ la prima volta che l’Arcivescovo di Firenze celebra questa Santa Messa in ricordo delle vittime.
So, e chiedo venia al mio Pastore, di avergli, in qualche modo, fatto una pressione psicologia non indifferente, quasi costretto con la forza, per questa sua presenza, in quanto ex Angelo del Fango, ma credo che oggi, dopo questa celebrazione capirà che lui stesso, quale ex angelo, seminarista sacerdote, aveva solo 19 anni, e oggi Arcivescovo di Firenze capirà quali sono le mie, le nostre, buone intenzioni che ci animano a portare avanti questo ricordo.
Grazie Assessore Stefania Saccardi per la sua presenza a nome del Sindaco e dell’intera città di Firenze.
Spesso Stefania, quando prende la parola ricorda la comune militanza politica che la accumuna al Sindaco Renzi, ebbene, mi sia permesso, oggi vorrei ricordare la comune fede che ci accomuna.
Tra l’altro entra in qualche modo nella storia perché dal 1996, anno in cui abbiamo istituito questa cerimonia, è la prima volta che il Comune, che ci manda tutti gli anni la Corona d’Alloro, attraverso il Sindaco ci manda un Assessore.
Speriamo che l’anno prossimo possa parteciparvi il Sindaco Matteo Renzi.
A Stefania facciamo anche gli auguri perché domani è il suo compleanno, aihmè nata però prima dell’alluvione.
Ci sono voluti 14 anni perché l’Arcivescovo e il Sindaco fossero presenti a questa cerimonia, faccio questa sottolineatura, non tanto per fare polemica, ma quanto per farvi comprendere che, a differenza di altri tragici eventi, uno su tutti la strage dei georgofili, i morti dell’alluvione, 17 in città e 18 in provincia, tra cui due bambini di soli tre anni, Marina Ripari e Leonardo Sottile, entrambi di Sesto, non hanno avuto mai diritto ad una cerimonia ufficiale fino a quando io, nel 1996, decisi di organizzarla e istituirla assieme all’Associazione Firenze Promuove che ha organizzato da sola il Trentennale, insieme ad altri enti, il Quarantennale, e che comunque annualmente prega per le anime, associando, nella preghiera altre figure, quali il Cardinale Ermenegildo Florit, di cui quest’anno cade il 25° anniversario della scomparsa, il prossimo 8 dicembre, il Sindaco Piero Bargellini di cui quest’anno cade il trentennale della morte, e con noi c’è sempre stata Antonia Bocci Bargellini, che in questo momento però è a Roma perché è stata chiamata dalla Rai per una trasmissione che andrà in onda questa mattina; come ricordiamo Mons. Pietro Fiordelli, e naturalmente tutti quegli ex Angeli del Fango che aiutarono la nostra città a risollevarsi, e non ultimo, anzi, Il Servo di Dio Papa Paolo VI, al secolo Giovan Battista Montini.
Su Firenze si rovesciano più di 650 mila tonnellate di fango spinte da incalcolabili masse d’acqua alla velocità di sessanta-settanta chilometri all’ora.
La punta massima di altezza raggiunta dall’acqua fu di 5 metri e 20 nei quartieri di Santa Croce e a Gavinana.
Alla fine un bollettino comunale redatto il 1 marzo 1967 segnalò il seguente elenco danni: “700 piazze e strade alluvionate, lungo 30.000.000 metri quadrati di superficie, 50.000.000 metri cubi di acqua e nafta, 650.000 tonnellate di fango, 3 case totalmente crollate, 43 parzialmente, 190 puntellate perché pericolanti (da tenere presente che la maggior parte degli stabili comprende numerosi quartieri di abitazione), 13.943 abitazioni devastate (con altrettante famiglie) per un totale di 43.097 persone, 62 scuole comunali alluvionate, 600 aziende industriali (quasi tutte ripristinate) 9.752 esercizi commerciali (comprese 128 gallerie antiquarie), 8.584 botteghe artigiane, 11.688 quintali di alimentari vegetali distrutti, 7.583 quintali di alimentari animali, 662 grossi capi di animali morti, 1.080 piccoli, 75 miliardi di lire (attenzione che il dato è riferito al valore delle lire nel 1966, ndA) di perdite registrate nel settore industriale, 85 miliardi in quello commerciale, 35 miliardi in quello artigiano; la ricettività alberghiera è stata riattivata all’85%. Nei danni sopra riportati non sono compresi quelli subiti dal patrimonio artistico”.
Come sempre, nessun accenno ai morti, dimenticati fino a quando, nel 1996, per il Trentennale, l’Associazione Firenze Promuove non ha iniziato a ricordargli annualmente. 17 morti in città e 18 in provincia, tra cui le due più piccole vittime, Marina Ripari e Leonardo Sottile, entrambi di soli 3 anni e di Sesto Fiorentino.
Grazie Eccellenza per la sua presenza oggi tra noi.
Giornalista Franco Mariani
Presidente Firenze Promuove
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