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Superati alla Basilica di San Lorenzo i 65mila visitatori dalla mostra fotografica “L’alluvione di Firenze del 1966”, mostra ufficiale del cinquantenario, organizzata dall’Associazione Firenze Promuove in collaborazione con i 5 Consigli di Quartiere del Comune di Firenze, mostra che ad Aprile ha presentato 200 nuove foto anche a colori ed inedite, che si aggiungono alle 700 esposte ad ottobre scorso alla Basilica della Santissima Annunziata e poi al Parterre.
La mostra fino al dicembre 2016 girerà tutta la città venendo esposta in varie sedi
Soddisfazione per il felice traguardo raggiunto in sole 3 esposizioni (Basilica SS.ma Annunziata 35mila, Parterre 3mila, 22mila San Lorenzo al 19/4/2016) è stata espressa dal Presidente di Firenze Promuove, giornalista Franco Mariani, che insieme al collega Mattia Lattanzi ha curato la mostra, e dal Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Enrico Bocci, che martedì sera, dopo la chiusura della mostra ha anche guidato un gruppo speciale di visitatori di Quadrifoglio.
Sorpreso anche il Priore Mitrato di San Lorenzo, Mons. Marco Domenico Viola, che non si aspettava una affluenza cosi massiccia nei locali restaurati della Compagnia delle Stimmate, posti sotto la Basilica.
In questa esposizione si registra soprattutto la presenza di molte scuole, e non solo di Firenze – le più lontane sono giunte da fuori Toscana, Cesena e Venezia, mentre tra quelle toscane Grosseto, Livorno, Empoli, Impruneta – a cui Firenze Promuove riserva un attenzione speciale rendendosi disponibile ad aperture straordinarie solo per loro prenotandosi al 328/8785360.
La mostra è stata anche uno degli eventi speciali del Festival dei Bambini dello scorso fine settimana, che era dedicato all’anniversario dell’alluvione.
Non solo, sono diversi anche i turisti venuti in San Lorenzo – ultimo sabato scorso, dall’Inghilterra – che ci raccontano di essere venuti a Firenze diversi mesi dopo l’alluvione, nel corso del 1967, e di avere trovato molte zone del centro, tra cui San Lorenzo, ancora disastrate, senza alcuni servizi, con i cumuli di roba alluvionata.
Le 200 nuove foto – tutte inedite – sono il frutto di tre donazioni all’Associazione Firenze Promuove e all’impegno del Presidente, Giornalista Franco Mariani. Oltre 30 foto sono state scattate dal fotografo Fanteria Giorgio, che il 4 novembre si armò della sua macchina fotografica, andando in giro per la città alluvionata e che sono state donate dal figlio e dalla figlia.
Le altre foto invece sono state sapientemente e pazientemente raccolte personalmente in ben 50 anni da Cesare Piazza, che dopo aver avuto il rifiuto di donazione da parte del Comune quando il Sindaco era Matteo Renzi, le ha donate a Firenze Promuove che da 20 anni è impegnata sull’alluvione. I
nfine, a pochi giorni dalla mostra, Antonio Betti, ha donato altre 50 nuove foto, inedite anche queste.
L’Associazione Firenze Promuove dal 1994 organizza le cerimonie annuali in ricordo dell’alluvione e delle 35 vittime, oltre ad avere il più grande archivio video e fotografico sull’argomento.
La mostra è composta da oltre 50 pannelli, curati dal giornalista Franco Mariani, storico dell’alluvione, assieme al giornalista Mattia Lattanzi, con tanto materiale inedito, grazie anche alla collaborazione dell’Archivio Storico del Comune, con tante nuove informazioni e storie mai raccontate sul tragico evento che ha colpito la città, e buona parte del nostro quartiere, la mattina del 4 novembre 1966 e che sapientemente e pazientemente Mariani sta raccogliendo da ben 20 anni.
La mostra presenta foto a colori e in bianco e nero dell’alluvione e del dopo alluvione, fino ad arrivare alla storica visita di Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966, 50 giorni dopo l’inondazione.
Tra i documenti inediti: i principali giornali nazionali dell’epoca, oltre alle pagine del quotidiano La Nazione, foto provenienti dagli archivi della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri di Piazza Stazione, della Scuola di Guerra Aerea delle Cascine, della Comunità Ebraica, oltre a foto di privati cittadini.
Pannelli interessanti anche quelli dedicato ai frati del laboratorio di restauro del libro dell’Abbazia di Grottaferrata, che recuperarono oltre un migliaio di libri della Biblioteca Nazionale.
Il Priore di San Lorenzo alla cerimonia di inaugurazione ha detto di “essere felice di accogliere questa mostra in uno dei posti piu’ alluvionati dell’intero complesso mediceo di San Lorenzo, tanto che la lapide che si trova all’interno ancora oggi riporta le strisce di fango e nafta lasciate il 4 novembre 1966. L’alluvione – ha proseguito – è stato si un momento triste e difficile, ma è stato anche un momento in cui l’animo dei fiorentini è venuto fuori in tutta la sua essenza. Un momento di altissima umanità”. Il Priore ha voluto anche ricordare la visita di Papa Paolo VI e la sua decisione di decorare il nostro gonfalone, unico al mondo ad avere questo onore, con la Medaglia d’Oro del Concilio Vaticano II per la fierezza dimostrata dai fiorentini.
Il Presidente Enrico Bocci nel precisare come i locali che ospitano la mostra, e quelli sotto, dove ci sono le mura romane, furono completamente alluvionati, ha portato la sua testimonianza di bambino, all’epoca, di 7 anni, la cui casa fu invasa da 3 metri d’acqua. “In me – ha detto – sono ancora oggi, dopo 50 anni, ancora nitide le urla di disperazione di una donna mia vicina che, invalida, mori affogata”.
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