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«Voglio dire grazie a uomini come l’Ispettore Ferlito, che durante i tragici eventi che colsero di sorpresa il nostro territorio, si sono impegnati, tra le intemperie ed in mezzo al fango, per difendere la vita di detenuti e civili, tra cui anche bambini, agendo con lealtà e disciplina in condizioni difficili ed unendo autorità e capacità di mediazione».
Lo ha detto il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri intervenendo oggi a una cerimonia in ricordo delle vittime dell’alluvione di Firenze, che si è tenuta oggi presso l’ex Carcere delle Murate. Nell’occasione, spiega una nota, è stata inaugurata una lapide in memoria dell’atto eroico compiuto il 4 novembre 1966 dal direttore delle Carceri Fiorentine, l’Ispettore Michele Ferlito che, durante l’alluvione, riuscì a salvare diverse persone e consentì di limitare le conseguenze della successiva rivolta avvenuta nel carcere delle Murate, il 6 novembre 1966.
«Ferlito ha saputo unire professionalità, senso del dovere, all’umanità ed alla solidarietà – ha aggiunto Ferri -, si è saputo assumere responsabilità e senza esitazione di fronte al tragico evento dell’alluvione si è preoccupato di salvare le vite umane dei detenuti».
Riprese video di Mattia Lattanzi.
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