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La mattina del 4 novembre, come avviene dal 1967, in onore di Carlo Maggiorelli, l’operaio seconda vittima, in ordine di tempo, dell’Alluvione di Firenze del 1966, è stata deposta, dall’Amministrazione Comunale, rappresentata dalla Consigliera Serena Perini, un mazzo di fiori da parte del Sindacosulla sua tomba nel cimitero di San Felice a Ema.
Un eroe vero, un uomo, un operaio, che comprendendo la graviità di quanto stava accadendo rimase al suo posto di lavoro cercando di fare l’impossibile. Era a fare il turno di notte all’acquedotto dell’Anconella, aveva solo 52 anni.
Rispose lui al telefono, intorno alle due del mattino, al giornalista Nencini de La Nazione che chiamava per capire che cosa stesse succedendo, poco prima che quella terribile piena se lo portasse via.
ll cronista lo esortò allora a scappare ma l’operaio fu travolto dalla piena. Morì così, rimanendo al suo posto di lavoro, all’Anconella, il suo corpo fu ritrovato due giorni dopo.
Il Comune di Firenze gli ha dedicato una strada proprio vicino all’Anconella, via Carlo Maggiorelli.
Tutti gli anni con il figlio Maurizio il Comune, e l’Associazione Firenze Promuove, lo ricordano e lo onorano con la deposizione alle ore 8 di un mazzo di fiori.
Riprese di Mattia Lattanzi.
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